"No all’autorizzazione del glifosato, sì all’applicazione immediata del principio di precauzione". Tra 3 giorni l’Italia deciderà se continuare a votare NO al rinnovo in Europa del glifosato, il pericoloso pesticida della Monsanto, o cedere alla pressione delle lobby. la Coalizione italiana #StopGlifosato, ribadisce la propria posizione di dissenso sul glifosato cancerogeno
“No all’autorizzazione del glifosato, sì all’applicazione immediata del principio di precauzione”. Tra 3 giorni l’Italia deciderà se continuare a votare NO al rinnovo in Europa del glifosato, il pericoloso pesticida della Monsanto, o cedere alla pressione delle lobby. la Coalizione italiana #StopGlifosato, ribadisce la propria posizione di dissenso sul glifosato cancerogeno.
In vista della votazione europea in programma il 6 giugno, le proposte ministeriali non sono ancora chiare, mentre quelle della Coalizione lo sono eccome.
Nelle scorse settimane, non sono mancate le brutte sorprese. Prima il rinvio da parte dell’Unione europa del voto sulla questione glifosato (in meno di due mesi è mancata nuovamente la maggioranza qualificata tra gli esperti che avrebbero dovuto decidere sull’erbicida RoundUp), dopo la doccia gelata dell’Organizzazione mondiale della Sanità e della Fao.
“È improbabile che l’assunzione di glifosato attraverso la dieta sia cancerogena per l’uomo”, avevano dichiarato in una nota congiunta. Dichiarazione che aveva e continua a lasciare molti dubbi.
La speranza è adesso che il governo italiano confermi la propria posizione in Europa, ovvero quella di schierarsi contro al rinnovo dell’autorizzazione del glifosato per nove anni così come Francia e Germania.
“Ci rivolgiamo ai ministeri coinvolti e al Governo italiano affinché la posizione contraria dell’Italia all’autorizzazione non subisca modifiche. Da parte della coalizione è nostra intenzione ribadire con forza la nostra contrarietà a qualsiasi rinnovo per il glifosato, applicando il principio di precauzione, un’esigenza dettata da quanto affermato dallo Iarc, sulla base di metodologie consolidate e indipendenti sul piano scientifico, che ha definito questo erbicida come probabile cancerogeno”, spiega in una nota la portavoce della Coalizione italiana #StopGlifosato, Maria Grazia Mammuccini.
La Coalizione informa poi che DA POCO è STATO reso pubblico un Documento dell’Isde “che analizza ed evidenzia i limiti della recente posizione del gruppo di lavoro sui residui di pesticidi dell’Oms-Fao (JMPR) che, contraddicendo in parte le affermazioni dello Iarc, definisce come “improbabile” il rischio cancerogeno per l’uomo, ma limitatamente all’assunzione tramite alimenti. Una posizione, quella dell’Isde, condivisa dalla Coalizione italiana #StopGlifosato”.
Le associazioni che hanno aderito a #StopGlifosato sono attualmente 45 grazie all’ingresso di Avaaz, A Sud, Cdca, Consorzio della Quarantina e delle nostre testate giornalistiche greenBiz e greenMe.
In attesa di conoscere l’esito della riunione dei ministri, continueremo a sostenere la petizione che ha raggiunto oltre 1milione e 400mila di firme e a pubblicizzare il più possibile il Manifesto #Stopglifosato.
Oggi i tre ministri decidono tocca a noi insieme alla Coalizione italiana #StopGlifosato spingerli a fare la scelta giusta, firma la petizione per convincerli a restare dalla parte della salute dei cittadini e dell’ambiente e non cedere alle lobby.
Il NO dell’Italia è stato decisivo. Ma lunedì ci sarà l’ultimo tentativo di riapprovazione e il Ministro dell’Agricoltura non ha ancora deciso la sua posizione. “Sommergiamolo di chiamate per far capire che la maggioranza degli italiani non vuole che si giochi con la salute pubblica”, è l’appello della coalizione.
CHIAMA ORA IL MINISTERO AL 06 46653001. Se trovi occupato prova il 06 46653002 o attendi 30 minuti e poi richiama. Ricorda che un tono educato e un messaggio personale sono sempre più efficaci!
Per la chiamata puoi usare i seguenti argomenti:
• siamo cittadini italiani preoccupati per l’impatto potenzialmente negativo del glifosato su salute e ambiente e vi chiediamo di fare tutto il possibile per ottenere un bando cautelativo di questa sostanza finché non sarà provata la sua sicurezza;
• un numero sempre maggiore di scienziati indipendenti sta segnalando legami tra il glifosato e seri problemi di salute. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro l’ha definito “probabilmente cancerogeno” e il processo regolatorio dell’Unione Europea è stato criticato per la sua vicinanza alle aziende chimiche;
• secondo i sondaggi il 75% degli italiani vuole il bando di questo pericoloso pesticida e oltre 1,4 milioni di persone, un numero senza precedenti, ha firmato la petizione che vi chiede di applicare il principio di precauzione. Ascoltate i cittadini italiani ed europei in vista del voto del 6 giugno contro ogni tipo di rinnovo della licenza del glifosato finché studi indipendenti non proveranno la sua sicurezza.
Firma qui la petizione sul no al glifosato
Dominella Trunfio
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