Il Comitato d’appello per il voto sul glifosato si riunirà domani, 24 giugno, a Bruxelles, su convocazione della Commissione Europea. La decisione in gioco è fondamentale: rinnovare oppure no l’autorizzazione alla vendita e all’utilizzo dell’erbicida più diffuso al mondo.
Il Comitato d’appello per il voto sul glifosato si riunirà domani, 24 giugno, a Bruxelles, su convocazione della Commissione Europea. La decisione in gioco è fondamentale: rinnovare oppure no l’autorizzazione alla vendita e all’utilizzo dell’erbicida più diffuso al mondo.
Il glifosato lo scorso anno è stato inserito dallo IARC tra le sostanze probabilmente cancerogene per l’uomo. Alcuni studi recenti stanno mettendo in correlazione questa sostanza con l’insorgere dell’artrite reumatoide e del tumore all’utero.
Nelle scorse settimane l’EFSA e un gruppo di ricerca formato da esperti dell’OMS e della FAO hanno cercato di minimizzare i rischi per la salute dell’esposizione alimentare al glifosato. Ma restano ancora molti dubbi su questa sostanza. Dunque la speranza è che la Commissione Europea decida di vietare il glifosato sulla base del principio di precauzione, per proteggere l’ambiente e la salute dei consumatori.
Dato che il voto sul glifosato dello scorso 6 giugno aveva portato ad una situazione di stallo, ora la Commissione Europea ha deciso di ricorrere al Comitato d’appello chiedendo un’ulteriore votazione il 24 giugno.
Se il Comitato d’appello non supererà lo stallo, la Commissione Europea prenderà una decisione da sola il prossimo lunedì 27 giugno.
Cosa succederà in questo caso? La Commissione Europa a quel punto potrebbe decidere di rinnovare il glifosato per altri 18 mesi dal 30 giugno 2016 per dare modo all’ECHA, l’Agenzia chimica europea, di esprimere la propria valutazione su questa sostanza.
L’attuale autorizzazione sul glifosato scadrà proprio il prossimo 30 giugno. La speranza per chi vuole mettere al bando questa sostanza probabilmente pericolosa per la salute dell’uomo è che il Comitato d’appello domani decida subito di dire stop al glifosato.
Se l’autorizzazione per il glifosato non verrà rinnovata, i Paesi Europei dovranno smaltire le scorte entro pochi mesi e non potranno più acquistare nuovi prodotti che lo contengano.
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Il voto di domani potrebbe essere una grande vittoria contro le multinazionali degli erbicidi e dei pesticidi, con Monsanto al primo posto. Infatti il glifosato è l’ingrediente principale del Roundup di Monsanto, l’erbicida più diffuso al mondo che non viene utilizzato soltanto nel settore agricolo ma anche a livello domestico in orti e giardini e come diserbante nei parchi e ai bordi delle strade.
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In Italia la Coalizione Stop Glifosato (di cui anche GreenMe.it fa parte) continua a dare battaglia per la messa al bando di tutti i prodotti che contengono questa sostanza di cui possiamo fare decisamente a meno, dato che le alternative esistono.
Firma qui la petizione per dire stop al glifosato prima che sia troppo tardi.
Marta Albè