Glifosato, dietrofront dell’Italia: sì al rinnovo dell’autorizzazione per un altro anno (Francia, Germania e Slovenia astenute)

A sorpresa (considerando che nel 2017 si era mostrata contraria ad una nuova autorizzazione) l'Italia ha votato favorevolmente per prorogare di un anno la possibilità di usare glifosato nell'Ue. Grazie all'astensione di Francia, Germania e Slovenia la maggioranza non c'è stata e la decisione è slittata

Un incredibile dietrofront è quello fatto dall’uscente Governo italiano che, nella riunione di pochi giorni fa dello ScoPaff, Comitato permanente su piante, animali, cibo e mangimi della Commissione europea, ha votato a favore della proroga di un anno all’utilizzo di glifosato, il controverso erbicida accusato di essere cancerogeno.

Persino la Francia (che ha un rapporto controverso con il glifosato) non ha votato a favore della proroga e quanto meno si è astenuta, così come hanno fatto anche Germania e Slovenia, che praticamente hanno mandato a monte la votazione, non facendo raggiungere la maggioranza.

Ricordiamo che l’Italia, nel 2017, si dichiarò contraria al rinnovo di utilizzo del glifosato nell’Ue e, considerando che da allora le informazioni che abbiamo in merito a questo pesticida sono aumentate (e non sono certo confortanti), la cosa ci lascia ancora più basiti. Così come lo sono le diverse associazioni e movimenti che si battono contro la proroga per il glifosato.

Come ricorda la coalizione Cambiamo Agricoltura:

Esistono ormai prove evidenti, documentate da numerose pubblicazioni scientifiche, che confermano il rischio inaccettabile dell’attuale uso del glifosato per la salute umana e per l’ambiente le autorità responsabili degli Stati membri si prendano la responsabilità di vietare immediatamente l’uso del diserbante.

Cosa succede ora?

La decisione del Comitato Ue è ancora da prendere e slitta di un altro mese. Ricordiamo che la scadenza dell’autorizzazione all’uso di glifosato è fissata al 15 dicembre e dunque una posizione va presa prima, in caso contrario entrerà in vigore il divieto.

L’ultima riunione, che si è svolta il 14 ottobre, non ha visto spiccare una maggioranza e quindi potrebbe essere indetta un’altra riunione per novembre, dato che la DG Sante della Commissione UE intende spingere ancora per una proroga.    

Guardando al nostro Paese, sarebbe fondamentale capire la posizione che prenderà sul tema glifosato il nuovo Governo da poco eletto. Propenderà per la salute dell’ambiente e dei cittadini o per gli interessi delle lobby?

I motivi per cui è stata richiesta la proroga

Ma come mai è stata richiesta la proroga di un anno all’uso di glifosato? L’ha spiegato bene la coalizione Cambiamo Agricoltura:

La richiesta di una proroga di un anno è stata determinata dalla situazione di stallo creatasi dalla dichiarazione di EFSA di necessitare di altri mesi (fino a giugno del prossimo anno) per completare la sua valutazione scientifica al fine di decidere sul possibile rinnovo o sul divieto totale e definitivo.

Sembra incredibile che, passati tutti questi anni, ancora non si riesca a prendere una posizione (che sia negativa o positiva) nei confronti del glifosato.

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Fonte:  Coalizione Cambiamo Agricoltura

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