Glifosato: troppo facile acquistarlo online su Amazon o eBay per un privato (anche in Italia)

In Francia il glifosato non può essere acquistato da privati ma si trova online. In Italia c'è troppa leggerezza sulla vendita dell'erbicida

Già da tempo si parla dei possibili effetti collaterali per la salute e l’ambiente del glifosato che per questo è strettamente regolamentato. In Francia, ad esempio, non può essere acquistato da privati, dato che la vendita dovrebbe essere supervisionata e riservata esclusivamente a professionisti autorizzati. In rete però si trova facilmente da acquistare su siti di e-commerce come eBay o Amazon.  

Questo problema in realtà non è nuovo ed è stato segnalato più volte nel corso di questi anni. È infatti davvero troppo semplice e alla portata di tutti acquistare glifosato online ma poi chi monitora il suo utilizzo? Ovviamente nessuno.

In Francia nel novembre 2019, l’associazione Eau et Rivières de Bretagne ha sporto denuncia contro Amazon ed eBay “dopo essere riuscita a ordinare molto facilmente diverse confezioni di pesticidi vietati”. Dal 1 ° gennaio 2019, una legge in Francia vieta l’acquisto, l’uso e il possesso di tali sostanze da parte di privati cittadini – e in particolare di glifosato, un erbicida classificato come probabile cancerogeno dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro.

Dopo la denuncia, eBay e Amazon hanno tolto i prodotti incriminati dai loro siti. Ma nuove recenti segnalazioni di consumatori in Francia hanno mostrato l’esistenza di annunci illegali su eBay e Le Bon Coin, in pratica ciclicamente questi prodotti a base di glifosato ricompaiono.

Come denuncia la rivista dei consumatori francesi 60millions de consommateurs, la maggior parte dei prodotti venduti sono realizzati in Spagna, come Radikal, Tragli Gold o Glifae 36, che contengono il 36% di glifosato. Nell’Herbicida Total Concentrado, del marchio Flower, il glifosato arriva al 68%.

Sembrerebbe però che questi prodotti non passino da venditori francesi ma vengano spediti direttamente da magazzini vicini al confine con la Spagna. Come ha dichiarato Matthias Choquet che si occupa di reati ambientali presso la Gendarmeria nazionale francese:

Si tratta spesso di prodotti spagnoli o tedeschi, perché le normative di questi paesi sono meno stringenti. Si tratta di reti molto organizzate, che importano questi prodotti e praticano il dropshipping una tecnica di vendita dove è il fornitore, e non il venditore, a gestire le scorte e le consegne.

Non solo i venditori, però, ma anche gli acquirenti possono essere perseguiti.

La Bon Coin ha fatto sapere di aver “impostato filtri, comprese le parole chiave, al fine di identificare le pubblicità fraudolente che contengono glifosato”. Ma non sembrano bastare, dato che gli annunci poi ricompaiono sempre.

Inoltre su Amazon, che sia versione francese, italiana o altro, è presente direttamente il Round Up che quindi potenzialmente potrebbe essere acquistato da chiunque.

E in Italia?

In Italia vi è il divieto di utilizzare il glifosato nelle aree frequentate dalle persone dunque: parchi, giardini, campi sportivi, aree gioco, cortili, strutture sanitarie, ecc. ma anche nei campi agricoli per accelerare maturazione e raccolta. Bisognerebbe dunque prestare quanto meno un po’ di attenzione a chi lo acquista. Un venditore fisico in questo senso potrebbe dare delle indicazioni utili.

Eppure nel nostro paese si trova facilmente online e in un giorno possiamo farlo arrivare a casa nostra, utilizzandolo poi a nostro piacimento.

E purtroppo c’è chi usa un erbicida così controverso e potenzialmente pericoloso (probabilmente in maniera inconsapevole) anche solo per eliminare un po’ d’erba cresciuta tra le mattonelle.

Siamo sconcertati dal fatto che venga offerta questa possibilità. Si tratta di un pesticida che si sta seriamente pensando di mettere al bando in Europa ma poi viene permesso (indirettamente) che le persone lo utilizzino, magari anche per lunghi periodi, nel proprio giardino.

Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube

Fonte: 60millions de consommateurs

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram