Scoperto il gene che fa diventare i chicchi di riso più grandi

Può la fame nel mondo essere risolta attraverso il consumo di chicchi di riso geneticamete modificati?

Chicchi di riso più grandi, ma grazie al gene GS-5, deputato a regolare le dimensioni dei singoli chicchi. La scoperta si deve ad un gruppo di ricerca della Huazhong Agricultural University di Wuhan, coordinato da Qifa Zhang.

Quasi 10 anni di ricerca prima di annunciare l’avvenuta clonazione del gene che regola la grandezza dei chicchi di riso. In questo modo, secondo gli esperti cinesi, più sarebbe possibile aumentare la produzione intensificando le ricerche su questa strada. Chicchi di riso più grandi potrebber infatti sfamare un numero maggiore di persone, se si considera anche che il riso è l’alimento base di circa 3 miliardi di persone in tutto il mondo.

Secondo quanto si legge nell’articolo che annuncia la scoperta, pubblicato su Nature Genetics, una maggiore resa delle colture è uno degli obiettivi più importanti della ricerca sulle piante. La granulometria che riguarda la dimensioni delle sementi è determinante nella resa del grano. E grazie ad opportuni interventi attraverso il gene GS-5, si otterrebbero risultati considerevoli.

Ma è davvero questa la strada da seguire per affrontare il problema della malnutrizione? No, a nostro avviso. E non siamo gli unici a pensarlo visto che un nome molto noto del settore, Vandana Shiva, nota attivista e ambientalista indiana nel suo ultimo rapporto ha sottolineato come gli OGM siano un totale fallimento.

Tale soluzione infatti potrebbe dare il via a un meccanismo che, qualora riuscisse ad attecchire, innescherebbe una serie di ricadute poco prevedibili, e certamente non risolutive.

La soluzione, secondo Shiva è da ricercare altrove ed ha un nome ben preciso: biodiversità: “Più si intensifica la biodiversità, più si produce economia e sviluppo – spiega – Potremmo nutrire due Indie se intensifichiamo la biodiversità in agricoltura“.

E noi le crediamo.

Francesca Mancuso

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