Il potente erbicida a base di glifosato comprometterebbe le capacità di apprendimento e memorizzazione dei bombi impollinatori, secondo questo recente studio condotto in Finlandia
La sopravvivenza degli insetti impollinatori di tutto il mondo è minacciata da molti fattori, per lo più di origine antropica: perdita degli habitat naturali, distruzione degli ecosistemi, agricoltura intensiva e inquinamento sono le principali cause della scomparsa degli insetti, che svolgono un ruolo essenziale per lo sviluppo delle piante.
Anche l’uso indiscriminato dei pesticidi svolge un ruolo importante nel declino degli insetti impollinatori, come dimostra il recente studio condotto dai ricercatori delle università di Turku e Oulu, in Finlandia. In particolare, gli autori puntano il dito contro l’erbicida maggiormente utilizzato al mondo.
Si tratta del Roundup, un erbicida contenente glifosato (GBH) in grado di compromettere le capacità di apprendimento e memoria dei bombi esposti a dosi massicce di questo prodotto chimico. Il glifosato, infatti, influenzerebbe in modo negativo le capacità di memorizzare gli abbinamenti colore/gusto così importanti per gli insetti impollinatori, che su di essi si basano per raccogliere il polline.
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I ricercatori hanno osservato il comportamento di alcuni bombi che erano stati esposti a massicce dosi di GBH poiché avevano volato in un campo trattato con Roundup e lo hanno confrontato con quello manifestato da un gruppo di bombi “di controllo”, che non erano stati esposti all’erbicida.
Durante l’esperimento, sia i bombi esposti al GBH che quelli non esposti sono stati sottoposti a un esercizio di discriminazione a dieci colori in cui hanno imparato ad associare cinque colori specifici con una soluzione zuccherina e altri cinque con una soluzione dal gusto poco gradevole.
Si è osservato che i bombi che non erano stati esposti al glifosato hanno memorizzato quali fossero i colori associati all’acqua zuccherata e quali invece quelli associati alla soluzione sgradevole, e hanno ricordato queste informazioni anche dopo tre giorni dall’esperimento. Al contrario, i bombi esposti all’erbicida hanno imparato molto meno e hanno dimenticato quasi tutto ciò che avevano imparato in pochi giorni.
I ricercatori hanno osservato anche che l’esposizione all’erbicida non ha influenzato le prestazioni dei bombi alle prese con un compito più semplice, ovvero l’associazione di due soli colori a due soli sapori, o in compiti che richiedevano il riconoscimento di odori.
Ciò ha portato alla conclusione che l’esposizione al Roundup e ad altri erbicidi contenenti glifosato non rende i bombi completamente ciechi dal colore o dall’odore, ma compromette certamente la loro raffinata visione dei colori.
Si tratta comunque di risultati preoccupanti, se si considera l’importanza della visione dei colori per i bombi: anche piccoli disturbi nella visione dei colori possono essere catastrofici in termini di successo nei processi di impollinazione e di nidificazione.
Ci siamo concentrati sui tratti cognitivi delle api perché questi tratti determinano il successo del foraggiamento e il comportamento sociale degli insetti sociali e quindi la loro forma fisica. Sono davvero preoccupato. Anche una dose acuta molto piccola ha avuto un effetto dannoso sui bombi – spiega il professor Marjo Helander, fra gli autori dello studio.
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Fonti: University of Turku / Science of The Total Environment
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