Un erbicida naturale contro le erbacce ricavato dagli oli essenziali (delle stesse erbacce)

Una ricerca dell'Università di Pisa ha individuato cinque specie da cui sono stati estratti oli essenziali particolarmente efficaci per l'eliminazione delle erbacce.

Erbicidi naturali esistono? Sì eccome se si segue l’ipotesi per cui le erbe infestanti si possono autoeliminare. Proprio così: da erbe come achillea, assenzio annuale, assenzio dei fratelli Verlot, santolina delle spiagge e Nappola si ricavano oli essenziali particolarmente efficaci nella eliminazione delle erbacce.

Partendo da questo assunto, gli studiosi dell’Università di Pisa hanno individuato, in una ricerca durata tre anni e condotta sia in laboratorio che in serra, un erbicida naturale contro le erbacce ricavato dagli oli essenziali di quelle stesse erbe.

Pubblicato sulla rivista Weed Research, lo studio pisano non ha voluto fare altro che valutare l’efficacia delle sostanze naturali per combattere le piante infestanti in modo ecologicamente sostenibile, soprattutto alla luce dei “progressivi divieti e/o limitazioni di usare alcuni erbicidi convenzionali (in particolare il ben noto glifosate) a causa del loro impatto sull’ambiente e dei rischi per la salute dell’uomo”.

E ci vorrebbe eccome, dal momento che il glifosato nel marzo del 2015 è stato definito dallo Iarc come potenzialmente cancerogeno per gli esseri umani e cancerogeno per gli animali. Non è un caso che, a tal proposito, la coalizione #StopGlifosato, di cui anche greenMe fa parte, chieda, tra le altre cose, di proporre agli Stati membri dell’UE di mettere al bando il glifosato, di riformare le procedure di approvazione dell’erbicida e di prendere una decisione sulla riduzione dell’uso di pesticidi e erbicidi.

Intanto, c’è chi, come i ricercatori di Scienze Agrarie e Farmacia dell’Università di Pisa, va punto e a capo e insiste su un punto: porre un rimedio naturale a un fenomeno naturale, un erbicida naturale contro le erbacce.

Nessuno sino ad ora aveva pensato di usare gli oli essenziali estratti da erbacce per combattere le stesse erbacce”spiega Stefano Benvenuti ricercatore dell’Università di Pisa.

È una soluzione che presenterebbe anche dei vantaggi dal punto di vista economico dal momento che si tratta di piante che hanno costi agronomici limitati, soprattutto da un punto di vista idrico – aggiunge Benvenuti – e così paradossalmente anche specie spontanee ancora prive di una utilità possono divenire amiche dell’uomo e dell’ambiente”.

La ricerca ha individuato cinque specie da cui sono stati estratti oli essenziali particolarmente efficaci: l’achillea (Achillea millefolium), l’assenzio annuale (Artemisia annua), l’assenzio dei fratelli Verlot (Artemisia verlotiorum), la santolina delle spiagge (Otanthus maritimus), e la Nappola (Xanthium strumarium).

Questi erbicidi naturali possono essere usati come quelli tradizionali sia nella fase di pre-impianto della coltura, quindi senza problemi di selettività nei confronti di una coltura ancora assente, sia localizzandone la distribuzione in presenza della coltura stessa – conclude Benvenuti – tuttavia l’impiego di maggiore innovazione potrebbe essere quello in città, dai marciapiedi, ai bordi stradali a tutte le aree spesso colonizzate da specie indesiderate“.

Speriamo solo che ora una simile scoperta trovi “terreno fertile” per essere portata avanti.

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Germana Carillo

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