Glifosato: l’Europa permetta il divieto ai singoli stati! La petizione

WeMove chiede all'Europa di non cedere alle pressioni di Bayer-Monsanto e di non impedire il divieto del glifosato in Austria

Lo scorso luglio il Parlamento austriaco ha approvato il divieto totale dell’uso di glifosato su tutto il territorio nazionale. Ma l’Europa potrebbe annullarlo. Una petizione chiede di non cedere alle pressioni di Bayer-Monsanto

Con questo provvedimento, l’Austria sarebbe il primo paese europeo a vietare l’impiego del controverso erbicida ma prima che la normativa entri in vigore occorre attendere il parere della Commissione Europea.

L’Unione europea dovrà esprimersi in merito entro il 29 novembre di quest’anno e Bayer-Monsanto sta già lavorando per convincere la Commissione a ostacolare la nuova legge austriaca. La multinazionale sostiene che il divieto approvato in Austria sia “incoerente con i requisiti legali e procedurali obbligatori e il ragionamento scientifico“.

Il movimento WeMove ha dunque lanciato una petizione online per chiedere all’Europa di non cedere alle pressioni dei lobbisti di Bayer-Monsanto, di non impedire l’applicazione del divieto austriaco sul glifosato e di rispettare il diritto di ogni stato europeo a emettere divieti d’uso sui pesticidi.

Attraverso la petizione, WeMove chiede inoltre all’Unione europea di fare un passo in più e di lavorare perché il divieto d’uso del glifosato sia esteso a tutti i paesi europei.

Il glifosato è un composto chimico utilizzato in agricoltura per la lotta alle specie infestanti. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato gli effetti dannosi di questo erbicida per la salute umana, oltre che per la fauna, gli insetti impollinatori e l’ambiente in generale. Sull’uomo, il glifosato è risultato cancerogeno, dannoso per il fegato e per l’apparato riproduttivo.

Nonostante questo, il glifosato è ancora utilizzato in Europa e l’Efsa – l’Autorità europea per la sicurezza alimentare – ha rinnovato l’autorizzazione d’uso di questo pesticida per altri cinque anni, fino al 2022. Questo perché l’Efsa ha tenuto conto di dati sulla sicurezza forniti da Monsanto, multinazionale che produce il Roundpound, a base di glifosato.

Gli studi indipendenti effettuati sul glifosato hanno posto però numerosi dubbi sulla sicurezza del glifosato, di cui il Parlamento austriaco ha tenuto conto decidendo di vietare completamente questo pesticida.

WeMove chiede alla Commissione europea di non impedire questo divieto storico da parte dell’Austria, poiché potrebbe portare altri paesi europei a vietare il glifosato e tutelare così cittadini e ambiente dai danni ormai sicuri provocati da questo pericoloso erbicida. Sul sito di WeMove è possibile leggere e firmare la petizione online.

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Tatiana Maselli

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