Cacao OGM per scongiurare l’estinzione. Mars corre ai ripari modificando il dna della pianta?

Modificare geneticamente le piante di cacao per renderlo invulnerabile a certe malattie. È la trovata di alcuni ricercatori californiani.

Modificare geneticamente le piante di cacao per renderlo invulnerabile a certe malattie. È la trovata di alcuni ricercatori dell’Università della California che hanno intenzione di mettere in pratica una tecnica che consentirebbe di “copiare e incollare” segmenti di DNA di un organismo in un altro.

Manco a dire che la ricerca è finanziata da Mars, la multinazionale a stelle e strisce di dolciumi che tutti conoscono.

Quelle del cacao è un’importante coltura alimentare globale utilizzata per produrre cioccolato. Secondo la World Cocoa Foundation, il cacao “è essenziale per i mezzi di sostentamento di 40-50 milioni di persone in tutto il mondo”. Nonostante il cioccolato sia piaciuto in tutto il mondo, la maggior parte della gente ignora che il cacao stesso potrebbe trovarsi ad affrontare una serie di malattie vegetali attualmente non trattabili e che potrebbero diffondersi sempre di più a causa del riscaldamento globale. Sono diverse infatti le ricerche che ne preannunciano l‘estinzione a breve tempo .

È per questo che gli scienziati dell’Istituto di genomica innovativo (IGI) stanno lavorando per progettare alberi di cacao che saranno resistenti alle malattie. E pensano bene di modificare geneticamente il cacao.

La tecnica

Il cacao può essere afflitto da diverse condizioni devastantispiegano i ricercatori. Per questo, stiamo sviluppando tecnologie di editing CRISPR per alterare il DNA nelle piante di cacao per farle diventare più resistenti alle malattie virali e fungine”.

In buona sostanza, la ricerca dell’Università della California mira a creare delle nuove versioni del cacao più resistenti, che permettano agli agricoltori di non spostare i propri campi. Si tratta del primo tentativo di usare sul cacao il sistema di editing del genoma CRISPR-Cas9, già usato su altre piante, per cambiare per esempio il colore di un fiore e per rendere le foglie di vite resistenti a un tipo di fungo.

Il motivo? Gli scienziati prevedono che i cambiamenti climatici ridurranno in modo significativo la quantità di terra adatta alla coltivazione del cacao nei prossimi decenni, anche se probabilmente non fino al punto di estinzione. La maggioranza del cacao è prodotta nell’Africa centro-occidentale – per lo più in Costa d’Avorio e in Ghana, ma viene prodotto anche nelle altre aree equatoriali come il sud-est asiatico e l’America centrale – e la riduzione della quantità di terra che produce cacao in una regione ancora più ristretta potrebbe accelerare la diffusione di malattie.

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Per una buona piantagione di cacao c’è bisogno di un terreno ricco di azoto, di una piuttosto elevata umidità e tanta pioggia, ma, se è vero come è vero che entro il 2050 il riscaldamento globale porterà a un aumento delle temperature e ad altre gravi circostanze, anche il cacao potrà soffrire di malattie anche mortali, tra cui quella causata dal fungo Moniliophthora perniciosa e quella dovuta al fungo Moniliophthora roreri.

L’idea degli scienziati confortati dall’apporto economico di Mars? Modificare i geni del cacao! Sotto la guida di Jennifer Doudna, una delle scopritrici della tecnica per il taglia e cuci del Dna di Crispr,i ricercatori stanno già modificando i semi di cacao, sperando di ottenere una pianta in grado di crescere anche in climi decisamente più secchi di quelli attuali.

Sarà anche che si salvano così milioni di ettari di piantagioni e il lavoro di moltissime persone, ma a noi queste modifiche sul Dna (anche) del cacao non convincono. Ormai studi dimostrano che la crescente diffusione di colture geneticamente modificate abbia comportato un sensibile aumento nell’impiego di diserbanti oltre che l’impoverimento dei terreni e degli agricoltori. Possibile che la natura non possa offrire altre alternative?

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Germana Carillo

Fonte foto

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