Brevetti su piante e animali: a breve la decisione dell’UE

Si può mettere un brevetto sulla vita? E' su questa spinosa questione delle piante e degli animali brevettabili su cui è in atto un'acceso fronte di protesta, dovrà pronunciarsi l'Europa proprio in questi giorni.

Si può mettere un brevetto sulla vita? È su questa spinosa questione delle piante e degli animali brevettabili su cui è in atto un’acceso fronte di protesta, dovrà pronunciarsi l’Europa proprio in questi giorni.

Anche le associazioni per il biologico italiano si mobilitano per il no! L’AIAB e la FIRAP – che da anni si dedicano alla tutela e alla promozione dell’agricoltura eco-sostenibile e biodinamica – hanno scritto agli onorevoli dell’europarlamento, che saranno chiamati ad esprimersi proprio sulla questione dei brevetti su piante e animali.

Domani 9 maggio infatti, il Parlamento europeo ha programmato un dibattito sulla “brevettazione di procedimenti essenzialmente biologici“, mentre il giorno dopo ci sarà la votazione su una risoluzione contro questa proposta, depositata congiuntamente dal Gruppo del Partito Popolare Europeo, dal Gruppo dei Socialisti e Democratici e dal Gruppo Verde-Alleanza Libera Europea.

In questa sessione di voto, i parlamentari europei dovranno decidere – in modo chiaro e definitivo – se sarà possibile o meno brevettare piante e animali (non solo gli ogm e i prodotti di laboratorio, ma anche quelli esistenti in natura e coltivati in modo tradizionale da migliaia di anni) e il rischio è che l’Europa voti a favore dei brevetti. Per questo le associazioni italiane in difesa dell’agricoltura biologica, AIAB e FIRAP, hanno scritto una lettera per chiedere agli europarlamentari di votare a favore della risoluzione contro questa sciagurata proposta.

Con la presente lettera – si legge nella lettera inviata dalle associazioni ai songoli parlamentari europei – Le chiediamo di votare a favore di tale Risoluzione al fine di impegnare l’Ufficio Brevetti Europeo e la Commissione Europea a dar corso all’esclusione dalla brevettabilità di “varietà vegetali e razze animali”, così come di “procedimenti essenzialmente biologici per la produzione di piante o animali”, come definito dalla Direttiva Europea 98/44/CE“.

Genetisti, breeders, agricoltori e consumatori dipendono tutti dalla diversità e dalla varietà di prodotti di interesse agroalimentare disponibili sul mercato a prezzi ragionevoli – continua l’appelloA fronte di queste istanze ampiamente rappresentative nella società e tra gli operatori, l’attività di selezione e di miglioramento genetico, così come l’offerta alimentare, sono minacciate dalla possibilità che le tecniche convenzionali di selezione siano brevettate”

Verdiana Amorosi

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