L’uso illecito del glifosato in un’azienda agricola ha portato alla morte undici bovini in un allevamento del cuneese.
Undici bovini, tra cui sette vitelli, sono morti presso un allevamento di Bene Vagienna, in provincia di Cuneo.
Inizialmente i veterinari avevano ipotizzato un’intossicazione alimentare ma, dopo la querela del titolare dell’allevamento sono state avviate le indagini che ne hanno accertato la causa.
Dalle analisi è dunque emerso che a provocare la morte della mandria è stato il glifosato presente nel foraggio. Gli animali sono stati sottoposti a un’inutile sofferenza: l’avvelenamento ha infatti portato i bovini a un’agonia durata alcuni giorni che non ha lasciato loro scampo.
Il glifosato che ha contaminato il foraggio dei bovini era presente come principio attivo in un erbicida utilizzato dal personale di un’azienda agricola proprietaria di un pioppeto attiguo all’allevamento.
La titolare dell’azienda agricola dovrà pagare una sanzione di 11mila euro per aver utilizzato il prodotto, la cui autorizzazione all’uso era stata revocata dal Ministero della Salute proprio per l’elevata tossicità.
Il glifosato, per quanto controverso per la sua tossicità ambientale e per i rischi per persone e animali, non è ancora stato messo definitivamente al bando nei Paesi dell’Unione europea.
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Il suo divieto potrebbe arrivare nel 2023, quando EFSA e ECHA forniranno la loro valutazione in merito, influenzando le decisioni dei singoli Paesi.
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Fonti di riferimento: ANSA/La Guida
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