Blocco dei Tir: gli agricoltori nelle piazze di tutta Italia regalano frutta, verdura e formaggi per evitare gli sperchi

Attraverso l’iniziativa “Coraggio Italia” gli agricoltori hanno regalato ai pensionati italiani e alle famiglie in difficoltà, ortaggi freschi, uova e latte rimasti bloccati nelle aziende agricole e nei magazzini per evitare di spercare tutte queste tonnellate (almeno 50mila al giorno) di prodotti alimentari.

Il blocco dei Tir che sta paralizzando l’Italia oltre a creare disagi su numerosi fronti e a svuotare gli scaffali dei supermercati, impedendo la consegna dei prodotti deperibili come quelli ortofrutticoli e caseari, sta seriamente mettendo in ginocchio agricoltori e allevatori che vedono letteralmente “marcire” i propri prodotti sui camion, nei campi e nei magazzini.

Un danno al settore dell’agroalimentare stimato in oltre 100 milioni di Euro con tonnellate di alimenti sprecati e negozi che stanno cominciando a speculare sulla merce rimaste negli scaffali. Per questo gli agricoltori della Coldiretti hanno organizzato stamattina in tutta Italia punti di distribuzione gratuita di frutta e verdura bloccata nei campi a causa dello sciopero dei Tir.

Attraverso l’iniziativa “Coraggio Italia” gli agricoltori hanno regalato ai pensionati italiani e alle famiglie in difficoltà, ortaggi freschi, uova e latte rimasti bloccati nelle aziende agricole e nei magazzini per evitare di spercare tutte queste tonnellate (almeno 50mila al giorno) di prodotti alimentari.

A Bologna la frutta è stata consegnata direttamente alla mensa dei poveri della Caritas mentre nelle altre città italiane, da Roma a Milano, da Catania a Bari, migliaia di cittadini hanno fatto la fila per ricevere i prodotti genuini della campagna. La distribuzione gratuita nella capitale è fatta al Piazzale Flaminio – luogo centrale dell’iniziativa – ma anche presso la fermata della Metro A Ponte Lungo; a Milano in Piazzale Lodi presso uscita Metropolitana gialla, a Catania in via Etnea nei pressi di villa Bellini, a Bari dinanzi alle Chiese di San Giuseppe in Corso Sonnino (quartiere Madonnella) e San Ferdinando in Via Sparano (quartiere Murat).

Come spiega la Coldiretti in un comunicato, l’obiettivo dell’iniziativa è quello di “denunciare le perdite subite dagli agricoltori a causa del blocco della circolazione ma anche quello di combattere le speculazioni che si stanno verificando al dettaglio dove si rileva un rincaro anomalo dei prezzi”.

Secondo un monitoraggio effettuato dall’associazione degli agricoltori, infatti, nei mercati e supermercati di Roma, ad esempio, “le zucchine non si trovano più come le arance di Sicilia, la lattuga sì, ma solo nelle buste preconfezionate, di pomodori ce ne sono pochi e a prezzi esorbitanti con i datterini venduti a 8,7 euro al chilo”.

Gli agricoltori – sottolinea il Presidente Marini dal presidio di Piazza Flaminio – sono costretti a svendere il proprio prodotto distrutto o sottopagato per il deprezzamento, mentre molti consumatori non riescono ad acquistare alimenti essenziali per la dieta. Zucchine, verza, spinaci, cicoria, lattuga, broccoli e pomodori scarseggiano e quando si trovano nei supermercati i prezzi sono decisamente alti come i peperoni e le melanzane a 3,10 euro al chilo o il pomodoro ciliegino a 5,45 euro al chilo, secondo il monitoraggio della Coldiretti. La situazione è particolarmente difficile nei supermercati dove si è interrotta la catena per l’approvvigionamento, mentre è migliore nei mercati rionali e nei mercati degli agricoltori dove sono gli stessi produttori agricoli a rifornire i banchi. In queste condizioni, per sostenere la spesa degli italiani in un difficile momento di crisi, per denunciare il grave danno subito dagli agricoltori e per contrastare le speculazioni sui prezzi di vendita dei prodotti, gli agricoltori della Coldiretti – precisa Marini – hanno dunque distribuito lungo tutta la penisola centinaia di quintali di frutta e verdura e migliaia di litri di latte e uova. Peraltro, nonostante le difficoltà alla circolazione c’è l’impegno per i prossimi giorni a garantire gli approvvigionamenti nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove si trovano solo prodotti locali a chilometri zero che non devono subire lunghi spostamenti ed i prezzi sono calmierati”.

 

 

 

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