Bandiere Verdi: premiate le migliori innovazioni green in agricoltura

Bandiere Verdi, sono stati assegnati questa mattina in Campidoglio dalla Conferederazione Italiana Agricoltori (Cia) i riconoscimenti che premiano le migliori idee per tutela dell’ambiente e del paesaggio, non solo a scopi turistici ma anche per l’uso razionale del suolo, per la valorizzazione dei prodotti tipici legati al territorio e più in generale per il miglioramento delle condizioni di vita ed economiche degli operatori agricoli e più in generale dei cittadini

Bandiere Verdi, sono stati assegnati questa mattina in Campidoglio dalla Conferederazione Italiana Agricoltori (Cia) i riconoscimenti che premiano le migliori idee per la tutela dell’ambiente e del paesaggio, non solo a scopi turistici ma anche per l’uso razionale del suolo, per la valorizzazione dei prodotti tipici legati al territorio e più in generale per il miglioramento delle condizioni di vita ed economiche degli operatori agricoli e dei cittadini.

La Cia, alla presenza del Ministro delle politiche agricole Catania, dalla Protomoteca del Campidoglio ha premiato aziende agricole, regioni, province, comuni, comunità montane e parchi xhe nel corso dell’anno hanno fatto parlare di sé grazie alle loro buone pratiche. E la bella notizia è che gran parte di esse sono state portate avanti da giovani under 40. Gli imprenditori green junior sono stati i veri protagonisti del 2012. Non si tratta di superoi ma di persone che hanno spinto l’ingegno guardando alla sostenibilità e hanno visto il bello negli scarti di produzione, riportandoli a nuova vita a vantaggio dell’ambiente.

Progetti tanto redditizi quanto originali: come l’azienda che ha usato i resti della vinificazione per ricavarne matite colorate e packaging originali per le bottiglie di “rosso”, o quella che ha costruito edifici biodegradabili e riciclabili al 100% usando terra e paglia.

Innovazione green prima di tutto, ma non soltanto quella. Bandiera verde ha premiato anche chi ha inventato soluzioni non solo salutari ma anche creative e ricercate. Come quelle portate avanti dalle imprese selezionate quest’anno dalla Cia: l’azienda che usa i residui della potatura degli olivi trasformandoli in cippato e pellet per il riscaldamento domestico o la società sarda che produce un’intera linea di spugne vegetali completamente biodegradabili e ipoallergeniche a partire da una particolare varietà di zucca, la luffa cylindrica, ideali per la cura del corpo e l’igiene personale.

bandieraverde

E l’innovazione, secondo la Cia, consiste anche nel reinventare i prodotti destinati alla tavola. Partendo da questo preussposto è nata l’“agri-griglia” o l’“agri-gelato”, di un’azienda zootecnica che ha allestito nella propria impresa una vera e propria macelleria in campagna con gli spazi adibiti a barbecue per pic-nic “aziendali”, vendendo gelati artigianali prodotti con il latte fresco della stalla. O ancora quella che ha trasformato l’aglio in una crema dolce da usare come ripieno per i cioccolatini. Al contrario, ciò che normalmente non è considerato commestibile finisce sulla tavola, come i fiori, ingredienti originali dei menù più sofisticati di uno chef-agricoltore marchigiano, che nel suo ristorante aziendale ha unito l’alta cucina alla filiera corta cucinando con i petali dei suoi campi.

Tra i premiati speciali di questa decima edizione di Bandiera Verde ci sono la scrittrice Simonetta Agnello Hornby “per le sue pagine appassionate che ci restituiscono sapori e profumi tipici della tradizione e dell’arte gastronomica siciliana” e il giornalista Mauro Rosati “per il suo impegno costante nella promozione delle eccellenze made in Italy e dei prodotti di qualità del territorio”.

Idee che stanno già cambiando nel loro piccolo il panorama italiano, diventate ormai sinonimi di agricoltura intelligente.

Francesca Mancuso

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