La popolazione mondiale di api sta diminuendo e questo mette a rischio la sicurezza alimentare, ma in Sud Africa un nuovo e ambizioso progetto vuole creare un milione di alveari
La sicurezza alimentare del nostro Pianeta dipende in gran parte dalle api mellifere che come sappiamo sono impollinatori naturali. Ma purtroppo, in tutto il mondo le colonie sono diminuite a un ritmo allarmante. In Sud Africa, nella cittadina di Taung, Bee Loved Honey, che crea alveari, addestra apicoltori rurali e produce miele puro sia per il mercato locale che per quello di esportazione, ha lanciato un nuovo e ambizioso progetto, quello di creare un milione di alveari entro il 2025.
Un progetto ambizioso che da un lato combatte la disoccupazione nelle aree rurali, dall’altro ripopola le colonie di api. Vi abbiamo raccontato tante volte quanto questi insetti impollinatori siano importanti per la sopravvivenza del Pianeta, ma purtroppo pesticidi e inquinamento mettono sempre più a rischio la loro vita.
Ma non solo. La popolazione mondiale di api sta diminuendo anche a causa delle pratiche agricole intensive, delle monocolture e delle temperature più elevate associate ai cambiamenti climatici. Secondo la Fao, i tassi di estinzione delle specie attuali sono da 100 a 1.000 volte superiori del normale. Un numero che fa paura considerando che circa un terzo degli alimenti che consumiamo dipende dalle colture impollinate dalle api.
Taung si trova nel nord ovest rurale del Sud Africa, tutta l’area è ricca di alberi di acacia di cui sono ghiotte le api mellifere. Gli apicoltori, che altro non sono che una popolazione indigena della zona, sono stati formati da Bee Loved Honey per raccogliere in sicurezza miele dagli alveari senza creare danni agli ecosistemi.
“Metodi vengono insegnati, attraverso sessioni di formazione, sia ai giovani disoccupati che agli apicoltori indigeni più anziani”, spiega Lesego Holzapfel, fondatrice di Bee Loved Honey.
Holzapfel è cresciuta nella zona rurale di Taung e dopo aver studiato a New York è tornata nella sua città natale nel 2012 per aiutare la comunità rurale. Il suo obiettivo iniziale era trasformare le comunità attraverso l’agricoltura, introducendo l’apicoltura come fonte di reddito secondaria per gli agricoltori in attesa di raccogliere i loro prodotti. Ma poi l’apicoltura è diventata una fonte primaria.
“Ero rimasta colpita dal fatto che il numero degli apicoltori nel paese stesse diminuendo. Il Sud Africa è un importatore di miele. Abbiamo una capacità produttiva, come Paese, di 2.000 tonnellate, ma il Paese ne consuma più di 5.000, e ciò che è stato più spaventoso è che delle 5.000 tonnellate consumate, la maggior parte non è nemmeno vero miele, è miele misto”, spiega ancora.
Dal 2017 ad oggi, Bee Loved Honey ha distribuito più di 600 alveari e raccolto più di sette tonnellate di miele. Questa marca di miele ha recentemente ricevuto l’approvazione della FDA e nel frattempo lavora all’obiettivo di creare un milione di alveari in tutta l’Africa entro il 2025. Questo, dice Holzapfel, non solo darà potere alle comunità rurali e combatterà la disoccupazione, ma giocherà anche un ruolo ruolo fondamentale nell’arginare il declino della popolazione delle api, aumentando la sicurezza alimentare generale in Africa.
Fonte: Bee Loved Honey
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