Oltre all'uso smodato dei pesticidi, alla crisi climatica e ai virus le api devono fare i conti con un nuovo parassita che sta danneggiando gravemente i loro alveari. La specie sta provocando il rapido declino degli insetti impollinatori in molti Paesi del mondo
Non c’è tregua per le api, la cui sopravvivenza è costantemente minacciata da una serie di fattori tra cui l’uso di pesticidi killer degli insetti impollinatori e il riscaldamento globale. Dopo il virus delle ali deformate scoperto proprio di recente vi è un altro nuovo parassita che sta decimando le popolazioni di api mellifere.
Si tratta dell’insetto infestante Aethina tumida, nemico giurato delle api tant’è che la specie è conosciuta con il nome di “coleottero degli alveari”. A lanciare l’allarme è uno studio condotto dai ricercatori del Virginia Tech e pubblicato sulla rivista Journal of Integrated Pest Management per monitorare la diffusione della specie invasiva.
Nella ricerca gli esperti hanno descritto accuratamente il piccolo coleottero e i danni da lui provocati negli Stati Uniti e in Europa. L’Aethina tumida è una specie avvistata solo in tempi recenti in America. Prima del 1989, anno in cui il coleottero fu trovato in Florida, nessuno aveva compreso realmente di cosa fosse capace questo piccolo coleottero.
Questo parassita è il terrore degli alveari e degli apicoltori poiché si nutre delle larve delle api, di favi e di polline. Ma l’Aethina tumida è una specie in grado di danneggiare molto di più le popolazioni di api mellifere e in più modi.
Il coleottero si insedia infatti nell’arnia, costringendo le api ad abbandonarla, può causare la fermentazione del miele prodotto dalle api e può raggiungere nuove regioni tramite il commercio di materiale apistico. L’importazione rappresenta il rischio più elevato per la proliferazione di questo insetto invasivo.
Tra i danni maggiori per la biodiversità vi è chiaramente il collasso delle colonie di api. La loro scomparsa dovrebbe preoccuparci di più di quanto già non lo faccia, dato che più di di 3/4 delle colture alimentari mondiali dipendono dalle api e dagli altri insetti impollinatori.
Tramite questo lavoro gli esperti sperano di poter contribuire alla tutela di questi preziosissimi impollinatori, le cui minacce non fanno che aumentare.
Fonte: Journal of Integrated Pest Management
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Leggi anche:
- Senza api spariranno anche frutta, caffè e cioccolato. Salviamole dai pesticidi ogni giorno
- Giornata mondiale delle api, come nasce e perché è il 20 maggio
- Per le api non c’è nulla da festeggiare: oltre il 40% degli insetti impollinatori è sull’orlo dell’estinzione
- Api: i film per grandi e piccoli per conoscere meglio gli impollinatori al centro della biodiversità