Allarme Drosophila suzukii, il moscerino asiatico invade ciliegi e frutteti in Trentino

Preoccupa sempre di più l'aumento della popolazione di Drosophila Suzukii, moscerino asiatico, in Trentino. Questo insetto attacca prevalentemente ciliegi e piccoli frutti

Forse ricorderete che a maggio 2023 la Puglia aveva segnalato seri problemi nella produzione di ciliegie anche a causa di insetti alieni, come il Drosophila Suzukii, un moscerino che attacca prevalentemente dei piccoli frutti, in particolare quelli con la buccia sottile.

Leggi anche: Questa estate rischiamo di non trovare le ciliegie pugliesi nei supermercati (ed è una pessima notizia)

A lanciare l’allarme stavolta è il Trentino dove campi di ciliegi e piccoli frutti stanno vivendo un’infestazione senza precedenti causata proprio dal moscerino asiatico che si nutre voracemente di queste coltivazioni.

Secondo le rilevazioni effettuate dalla rete di monitoraggio gestita dalla Fondazione Edmund Mach (FEM), le temperature insolitamente miti dell’inverno scorso hanno creato un ambiente favorevole all’aumento delle popolazioni di questi insetti, causando danni significativi già dalla primavera.

Secondo questi dati, la popolazione di Drosophila suzukii nel periodo gennaio-aprile è stata fino a dieci volte superiore alla media dell’ultimo decennio. Claudio Ioriatti, responsabile dei progetti di ricerca legati alla sostenibilità degli agroecosistemi presso la FEM, ha dichiarato:

L’intensità dell’attacco registrato sulla coltura di ciliegio fin dall’ultima decade di maggio è stato senza precedenti.

L’analisi dei dati ha rivelato danni considerevoli, soprattutto nelle coltivazioni non protette da reti antinsetto.  Nel caso dei ciliegi non protetti, è stata rilevata una percentuale di frutti infestati dell’85% già a fine maggio.

Nonostante le misure di controllo applicate successivamente, questa percentuale è rimasta costantemente sopra il 70%. Invece, nei frutteti protetti dalle reti, la presenza di frutti infetti è stata rilevata più tardivamente, raggiungendo meno del 40% nei campionamenti di metà luglio.

La Fondazione Mach, consapevole della gravità della situazione, ha avviato una serie di iniziative per contrastare questa minaccia, compresi lanci mirati del parassitoide esotico Ganaspis brasiliensis in 20 siti autorizzati dal Ministero.

Tuttavia, il ritardo nell’autorizzazione ha influenzato l’efficacia di queste iniziative, poiché i primi lanci sono stati effettuati solo a metà giugno.

Il dottor Ioriatti sottolinea inoltre che le strategie di lotta biologica adottate non mirano a un controllo diretto delle popolazioni di Drosophila suzukii nelle coltivazioni, ma piuttosto a contenere la diffusione degli insetti nelle zone naturali, riducendo così l’intensità della migrazione verso le colture.

Seguici su Telegram Instagram | Facebook TikTok Youtube

Fonte: Fondazione Edmund Mach

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram