Il ghiacciaio della Marmolada entro 25 anni scomparirà, a dirlo il CNR, e purtroppo la stessa sorte toccherà a molti altri ghiacciai dell'arco alpino.
Ancora 25 anni e il ghiacciaio della Marmolada scomparirà completamente. A dirlo il CNR che ha condotto uno studio a tema, in uscita fra qualche mese su una rivista scientifica, anticipando alcuni dei risultati in un articolo. Scoprirlo a pochi giorni di distanza dall’allarme scattato in Groenlandia per lo scioglimento della calotta glaciale, fa davvero rabbrividire.
Ma non solo la Marmolada resterà senza ghiacciaio, stessa sorte riguarderà tutte le Alpi orientali e centrali, come riportato nello stesso articolo:
“Lo scioglimento riguarderà tutto l’arco alpino al di sotto dei 3500 metri, entro il 2050 spariranno i ghiacci eterni delle Alpi orientali e centrali e rimarranno solo quelli delle Alpi occidentali, le più alte.”
D’altronde nell’ultimo secolo i ghiacciai delle Alpi hanno perso il 50% della copertura e continuano a ritirarsi a una velocità impressionante, come affermato nell’articolo dal professore Renato Colucci, glaciologo del Cnr Trieste.
E non serve nemmeno dirlo, la colpa è dell’uomo. L’inquinamento ha infatti causato cambiamenti climatici irreversibili aumentando vertiginosamente i livelli di gas serra liberato nell’aria. Motivo per cui ci ritroviamo con estati sempre più lunghe e calde, inverni brevi e meno freddi, con poca neve. E purtroppo la situazione per i ghiacciai del resto del mondo non è certo migliore perché tutte le catene montuose corrono lo stesso rischio, ovunque.
Una soluzione per evitare la scomparsa dei ghiacciai esiste? E facciamo ancora in tempo secondo i ricercatori? La risposta è affermativa ma bisognerebbe agire immediatamente a livello globale, passando totalmente alle energie rinnovabili. Ma mettere d’accordo tutti i governi non è semplice!
Dovremmo cominciare anche noi a predisporre le lapidi come già accaduto per il primo ghiacciaio islandese scomparso per la crisi climatica? Probabilmente sì!
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Laura De Rosa