Il fiume Klamath è il terzo più grande che scorre nell’Oceano Pacifico dagli Stati Uniti continentali, dalle sue sorgenti nella Cascade Range nel sud-est dell’Oregon, attraverso la California settentrionale e fino al suo estuario. La rimozione di quattro dighe idroelettriche costituirà il più grande progetto di rimozione di dighe al mondo e uno dei più grandi sforzi di ripristino dell’ecosistema nella storia degli States
Si recupereranno le attività di pesca dei salmonidi minacciati e in via di estinzione e le tribù locali potranno finalmente tirare un sospiro di sollievo, così le 4 dighe sul fiume Klamath andranno presto via.
Dopo anni di battaglia, infatti, l’hanno vinta gli ambientalisti americani in un bacino – quello di Klamath, appunto – che negli ultimi 150 anni ha subito sostanziali cambiamenti fisici, tra cui proprio la costruzione e il funzionamento di dighe idroelettriche, l’aumento del raccolto di pesce, la perdita di zone umide, la deviazione dell’acqua per usi agricoli, le operazioni minerarie, la costruzione di strade e la raccolta di legname.
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Un putiferio che ha senza dubbio contribuito al declino della pesca, creando ovviamente anche gravi difficoltà per le tribù dei nativi americani. Se da una parte, infatti, è necessario salvaguardare la popolazione dei salmoni, il cui numero è ormai il 5% circa di quello di un tempo, dall’altra c’è l’urgenza di ridare ai popoli indigeni la loro forma di sussistenza alimentare tradizionale nell’area.
Per questo motivo, la U.S. Federal Energy Regulatory Commission ha approvato la demolizione delle quattro dighe sul fiume Klamath, per quella che sarà la più grande impresa di rimozione di dighe nella storia degli Stati Uniti. Il costo sarà sostenuto in parte dalla stessa società che gestisce le dighe e l’operazione dovrebbe concludersi entro il 2024.
@AmyCordalis and her family, members of @TheYurokTribe, attended @FERC Commission meeting to hear the vote approving the decommissioning of the hydroelectric dams on lower Klamath River @FERC_OPP#NativeAmericanHeritageMonth #energy pic.twitter.com/db1spD49Dk
— Office of Public Participation (@FERC_OPP) November 18, 2022
Il fiume Klamath tornerà a flusso libero e questo permetterà la risalita dei salmoni e la loro tutela.
La società che gestisce le dighe, la PacifiCorp, avrebbe dovuto spendere molti soldi per la tutela dei pesci e dell’ecosistema e dal momento che le dighe spesso funzionano quasi sempre a capacità ridotta, loro demolizione è risultata la scelta più conveniente. La diga più piccola dovrebbe essere abbattuta già nei prossimi mesi, mentre la conclusione delle operazioni per le altre infrastrutture più grandi è prevista entro il 2024.
La diga più piccola, la Copco 2, potrebbe essere smantellata già quest’estate, mentre le altre restanti – una nel sud dell’Oregon e due in California – saranno prosciugate lentamente a partire dall’inizio del 2024 con l’obiettivo di riportare il fiume al suo stato naturale entro la fine di quell’anno.
“Our culture and our fisheries are hanging in the balance. We are ready to start work on dam removal this year." Yurok Vice Chair Frankie Myers https://t.co/Nl0pOFlNv6 pic.twitter.com/HXDVhrNgMr
— Yurok Tribe (@TheYurokTribe) March 4, 2022
I salmoni del Klamath tornano a casa, ha esultato un membro della tribù Yurok, mentre i proprietari delle case nei pressi del fiume e alcuni agricoltori contestavano la decisione, che probabilmente avrà un costo diretto sulle spese dei contribuenti.
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Fonte: USGS
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