Secondo un recente studio un fiume su due nel mondo sarebbe inquinato da residui di antibiotici. Le analisi condotte hanno dato dei risultati sconcertanti che sottolineano ancora una volta quanto l'ecotossicologia sia un tema di scottante attualità che riguarda l'intero Pianeta
Non solo microplastiche, sostanze chimiche altamente inquinanti, ma anche residui di antibiotici e altri farmaci in commercio. Questo è quanto si trova nelle acque di quasi la metà dei fiumi del nostro Pianeta (se l’acqua la hanno ancora vista la grave siccità che sta mettendo in ginocchio il globo).
A rendere nota questa sconcertante scoperta è un nuovo studio scientifico pubblicato di recente sulla rivista Environmental Toxicology and Chemistry. Nell’ambito di una ricerca sull’ecotossicologia un team di esperti universitari ha prelevato campioni d’acqua fluviale in 1.052 località di 104 Paesi di tutto il mondo.
Di questi il 43,5% risultava contaminato da antidepressivi, antistaminici, antidolorifici, benzodiazepine e altri residui che eccedevano di gran lunga le concentrazioni limite considerate sicure dalle normative.
I residui farmaceutici finiscono nei corsi d’acqua attraverso più canali. Di questa grave forma di inquinamento delle acque non sono responsabili unicamente gli sversamenti dell’industria del farmaco, ma anche il settore dell’allevamento.
Come è purtroppo noto, negli allevamenti dei cosiddetti “animali da reddito” viene fatto un uso allucinante di antibiotici. Il bestiame viene rimpinzato di farmaci a dismisura, molte delle volte per prevenire malattie che gli animali nemmeno contrarranno nella loro breve esistenza. Solamente nel nostro Paese il 70% degli antibiotici venduti sul territorio nazionale è destinato a maiali, mucche, galline e così via.
Dalle analisi condotte emerge chiaramente quanto l’allarme lanciato dai ricercatori sia di carattere globale. La contaminazione dei fiumi riguarda molto da vicino ciascun abitante della Terra. Oltre a essere messa a rischio lo stato di salute del corso d’acqua e la sua fauna e flora, il pericolo non esclude l’essere umano.
Le prime vittime di questa forma di inquinamento sono i pesci e, infatti, nei loro corpi sono state trovare alte concentrazioni di principi attivi di farmaci. (Leggi anche:Solo in questo pesce sono stati trovati fino a 17 farmaci tra antidepressivi, antibiotici e antidolorifici. Lo studio che dovrebbe farci riflettere)
Ma se il pesce finisce poi sulla nostra tavola allora anche noi esseri umani rischiamo di ingerire i residui di antibiotici, di cui i nostri fiumi sono zeppi.
Fonte: Environmental Toxicology and Chemistry
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