Perché ci sono migliaia di pesci morti nei fiumi del Vietnam

Centinaia di migliaia di pesci muoiono in Vietnam mentre l’ondata di caldo arrostisce letteralmente il sud-est asiatico

Una forte ondata di caldo nella provincia di Dong Nai, nel sud del Vietnam, ha causato la morte di centinaia di migliaia di pesci nel bacino idrico di Song May, creando un cattivo odore e sconvolgendo nel vero senso della parola la vita locale.

La colpa? Nemmeno a dirlo dell’ondata di caldo estremo, combinata a una gestione del bacino non proprio ottimale.

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Nghia, un residente locale, racconta la scena devastante in cui l’acqua era appena visibile sotto una coltre di pesci morti, affermando che nel bacino non pioveva da settimane, provocando un significativo calo del livello dell’acqua.

Cosa è successto? I gestori del bacino avrebbero scaricato acqua per salvare i raccolti a valle e  poi tentato di dragare e pompare il fango per creare più spazio e acqua per i pesci, ma questi sforzi sono falliti, provocando quella terribile massiccia moria, con almeno 200 tonnellate di pesci potrebbero essere morti secondo rapporti locali.

Le autorità stanno ora indagando sull’incidente e lavorando per rimuovere i pesci morti dal bacino, che funge tra l’altro come fonte d’acqua per i raccolti nei distretti di Trang Bom e Vinh Cuu. Questa ondata di caldo, con temperature che raggiungono i circa 40 gradi Celsius nella provincia di Dong Nai, ha battuto i precedenti record stabiliti nel 1998.

Il clima estremo sta colpendo anche la vicina Cambogia, dove le temperature potrebbero raggiungere i 43 gradi. In risposta, il primo ministro cambogiano Hun Manet ha ordinato alle scuole di prendere in considerazione la chiusura per proteggere insegnanti e studenti dal caldo.

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