Olimpiadi di Parigi 2024: triathlon estremo nella Senna, gli atleti vomitano ripetutamente

Nonostante le preoccupazioni sull'inquinamento della Senna, le acque sono state dichiarate sicure per la competizione, che ha visto la vittoria del britannico Alex Yee e della francese Cassandre Beaugrand, ma diversi atleti hanno lamentato problemi di salute

La gara di triathlon, alle Olimpiadi di Parigi 2024, ha portato con sé alcune sfide impreviste, che hanno messo a dura prova gli atleti a causa delle condizioni ambientali estreme e delle preoccupazioni legate alla qualità delle acque della Senna.

Il canadese Tyler Mislawchuk, arrivato nono alla competizione, ha raccontato di aver vomitato dieci volte durante e dopo la gara, un chiaro segno dello stress fisico a cui è stato sottoposto. Le immagini televisive hanno mostrato Mislawchuk, visibilmente esausto, piegarsi in due e vomitare copiosamente subito dopo aver tagliato il traguardo.

Una gara al limite della resistenza umana

La competizione, che prevede 1,5 km di nuoto, 40 km in bicicletta e 10 km di corsa, si è svolta in condizioni di caldo e umidità particolarmente difficili. Molti altri atleti sono apparsi stremati al traguardo, sdraiandosi a terra nel tentativo di recuperare le forze.

Vittoria sofferta per Alex Yee e Cassandre Beaugrand

Nonostante le condizioni proibitive, la gara ha visto trionfare il britannico Alex Yee nella categoria maschile, seguito dal neozelandese Hayden Wilde e dal francese Leo Bergere.

Yee ha conquistato la medaglia d’oro con una straordinaria rimonta sul finale, superando Wilde che sembrava ormai avviato verso la vittoria. Nella categoria femminile, la vittoria è andata alla francese Cassandre Beaugrand, che ha regalato al pubblico di casa un’emozionante medaglia d’oro, seguita dalla svizzera Julie Derron e dalla britannica Beth Potter.

Le acque della Senna: una questione di sicurezza e polemiche

La gara di triathlon era stata inizialmente rinviata a causa dell’inquinamento delle acque della Senna, con livelli di batteri Escherichia coli superiori ai limiti consentiti. Questa situazione ha sollevato preoccupazioni per la salute degli atleti e ha portato a un acceso dibattito sulla qualità delle acque del fiume e sull’efficacia degli interventi di bonifica.

Nonostante le rassicurazioni del comitato organizzatore, che ha dichiarato le acque sicure dopo nuovi test, diversi atleti hanno lamentato problemi di salute dopo la gara, alimentando le polemiche sulla sicurezza del percorso.

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