Nominato il commissario contro la siccità, ma si chiama Nicola Dell’Acqua: l’ironia del web non perdona

Nicola Dell’Acqua è stato nominato commissario contro la siccità. A lui spetteranno compiti fondamentali per arginare questo annoso problema, ma il suo cognome non ha mancato di strappare un sorriso a molti

Il tema della siccità e dei problemi che ne conseguono – di cui abbiamo visto tristemente i risultati di recente in Emilia Romagna – è di pressante attualità e altissima gravità. Era necessario nominare un commissario straordinario per costruire il più velocemente possibile opere contro la siccità per evitare che ciò si ripeta (e siamo già in abbondante ritardo per evitare gli effetti peggiori).

Alla fine il Governo ha finalmente preso la sua decisione e ha nominato per questo incarico il direttore di Veneto Agricoltura, un ente della Regione Veneto, già coordinatore di tutti i progetti commissionati in Veneto contro la siccità.

Parrebbe il nome giusto, ma è proprio il nome – anzi, in realtà il cognome – ad aver fatto sorridere tanti (seppur sul tema ci sia poco da ironizzare). Si chiama infatti Nicola Dell’Acqua.

I social si sono sbizzarriti sul suo cognome

Nome omen si potrebbe dire, ma il web non ha perdonato questa bizzarra coincidenza, che ha strappato una mezza risata (un po’ amara) a molti. In particolare il nuovo commissionario contro la siccità ha attirato la simpatia di chi ha un cognome “particolare” come lui che ricorda un certo settore.

C’è chi si è proposto per rinfoltire i boschi (Boschetti), chi ancora i rapporti con l’Oriente (Soncina), chi l’edilizia popolare (Palazzoni) o chi ancora si vorrebbe candidare per l’energia eolica (Del Vento), prendendosi in giro in prima persona per i propri cognomi.

Scherzi a parte, ci auguriamo che Nicola Dell’Acqua possa portare veramente ad una svolta sull’argomento. Per il momento il Governo gli ha dato fiducia fino alla fine dell’anno, con la possibilità di rinnovare la sua carica fino alla fine del 2024.

I compiti che aspettano Dell’Acqua

Abbiamo prima parlato di una decisione attesa a lungo e infatti si era optato per istituire il ruolo di commissario contro la siccità lo scorso 6 aprile. Tuttavia ci è voluto un lunghissimo mese, e ciò che ne è conseguito nel nostro Paese tanto bello quanto fragile, per arrivare ad un nome effettivo.

Il primo compito di Dell’Acqua sarà una riunione con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, volta a definire la lista di opere urgenti sulla base delle necessità riferite da ministeri e Regioni. Per lui gli obiettivi saranno diversi, tutti molto importanti.

Dovrebbe rendere più semplici le procedure per costruire opere idriche come invasi, canali e dighe, essenziali anche eventualmente per arginare fenomeni estremi. Allo stesso punto la sua nomina è mirata alla realizzazione di un piano per la costruzione di vasche di raccolta dell’acqua per l’utilizzo agricolo, nonché di impianti per la desalinizzazione e per il riutilizzo delle acque reflue.

Il problema principale sarà trovare i fondi per sostenere tutti i progetti necessari per contenere il problema della siccità. Secondo una stima dell’ANCE, l’associazione dei costruttori, servono infatti almeno 13,3 miliardi di euro. Tuttavia per il momento ne sono stati stanziati solo 5,1 miliardi, di cui una buona parte grazie al PNRR.

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Fonte: Governo

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