In vari punti della costa emiliano romagnola la concentrazione del batterio Escherichia coli è superiore alla norma, per cui si è reso necessario il divieto di balneazione almeno temporaneamente (come già capitato in altri anni). Ma c'è chi si sente comunque al sicuro e continua a fare il bagno
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AGGIORNAMENTO: Contrordine! Revocato il divieto di balneazione nelle spiagge della Romagna, ma è davvero sicuro fare il bagno?
Divieto di balneazione temporanea in 28 tratti della riviera emiliano-romagnola, dove, secondo le ultime analisi dell’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna (Arpae), la concentrazione del batterio Escherichia coli è superiore ai limiti di legge.
Il divieto, nello specifico, riguarda un tratto nel comune di Goro (provincia di Ferrara), uno a Pinarella di Cervia e altri tratti in provincia di Rimini (nei Comuni di Bellaria-Igea Marina, Rimini, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica).
La situazione riscontrata è senza dubbio anomala e sono in corso alcune verifiche per comprendere le cause che hanno generato questa inattesa situazione – si legge sul sito dell’Arpae. Al momento le ipotesi possibili per spiegarne le cause sono rappresentate da un insieme di eccezionali condizioni meteorologiche, idrologiche e marine (temperatura dell’acqua molto elevata da molte settimane con valori oscillanti intorno ai 30°, prolungata assenza di ventilazione, scarso ricambio delle acque, mancata diluizione delle immissioni nei corsi d’acqua che arrivano a mare per la forte siccità), che, sommandosi, possono aver avuto un effetto particolarmente impattante sulla composizione delle acque marine.
Il monitoraggio delle acque di balneazione
Il monitoraggio delle acque di balneazione, che ha l’obiettivo di riconoscere e ridurre le possibili cause di inquinamento, si esegue stagionalmente in 98 punti del litorale attraverso il prelievo di campioni periodici.
Per ogni campione vengono controllati due parametri microbiologici (Escherichia coli ed Enterococchi intestinali).
Il superamento dei limiti previsti dalla normativa, anche di uno solo di essi, determina il divieto temporaneo della balneazione nel tratto di costa interessato. La revoca del divieto avviene quando, a seguito di ulteriori campionamenti, i valori dei parametri si normalizzano.
Dove è vietato fare il bagno
- Spiaggina – Punto A [Comune di Goro – codice tratto IT008038025001]
- Bellaria – Rio Pircio [Comune di Bellaria Igea Marina – codice tratto IT008099001004]
- Torre Pedrera – Cavallaccio [Comune di Rimini – codice tratto IT008099014002]
- Viserba – La Sortie [Comune di Rimini – codice tratto IT008099014005]
- Viserba – Spina-Sacramora [Comune di Rimini – codice tratto IT008099014006]
- Rivabella – Turchetta [Comune di Rimini – codice tratto IT008099014007]
- Rimini – Foce Marecchia 50m N [Comune di Rimini – codice tratto IT008099014008]
- Rimini – Foce Marecchia 50m S [Comune di Rimini – codice tratto IT008099014009]
- Rimini – Ausa [Comune di Rimini – codice tratto IT008099014011]
- Bellariva – Colonnella 1 [Comune di Rimini – codice tratto IT008099014013]
- Bellariva – Colonnella 2 [Comune di Rimini – codice tratto IT008099014014]
- Marebello – Istituto Marco Polo [Comune di Rimini – codice tratto IT008099014026]
- Miramare – Roncasso [Comune di Rimini – codice tratto IT008099014016]
- Miramare – Rio Asse N [Comune di Rimini – codice tratto IT008099014028]
- Riccione – Foce Marano 50m N [Comune di Riccione – codice tratto IT008099013002]
- Riccione – Fogliano Marina [Comune di Riccione – codice tratto IT008099013004]
- Riccione – Porto Canale 100m N [Comune di Riccione – codice tratto IT008099013005]
- Riccione – Porto Canale 100m S [Comune di Riccione – codice tratto IT008099013006]
- Riccione – Colonia Burgo [Comune di Riccione – codice tratto IT008099013007]
- Misano Adriatico – Rio Alberello [Comune di Misano Adriatico – codice tratto IT008099005001]
- Misano Adriatico – Rio Agina [Comune di Misano Adriatico – codice tratto IT008099005002]
- Cattolica – Torrente Ventena 50m N [Comune di Cattolica – codice tratto IT008099002002]
Ma c’è chi minimizza
Pare che, effettivamente nel clou della stagione estiva, non si sia contenti di queste misure (che tra l’altro si sono spesso avute anche negli anni passati). Tra bagnanti e operatori del settore, infatti, c’è chi protesta parlando addirittura di terrorismo mediatico.
È strano perché le fogne sono chiuse, non ci sono stati scarichi in mare – dicono alcuni operatori balneari, mentre secondo altri bagnanti il batterio sarebbe un effetto «del riscaldamento globale», che è poi l’ipotesi più accreditata al momento tra gli esperti.
Anche il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, parla di “anomalia”. Soprattutto alla luce dell’esito dei campionamenti fatti autonomamente che danno risultati opposti.
Sono stati fatti nelle 7 acque di balneazione del litorale nord di Rimini – spiega in un comunicato l’amministrazione comunale – commissionati al Laboratorio certificato Lav e svolti nella mattinata del 26 luglio, stessi luoghi, stessa giornata e a mezz’ora massima di distanza temporale dai prelievi eseguiti da Arpae.
Oggi, intanto, si terrà un incontro tecnico sul tema tra Regione, Arpae, Ausl Romagna e i Comuni costieri.
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Fonte: ARPAE
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