Le impressionanti immagini del bacino di Sau in Spagna prosciugato ci sbattono in faccia i tremendi effetti della siccità e della crisi climatica

Il bacino Sau è sotto il 5% della sua capacità con le rovine della chiesa e degli edifici di Sant Romà de Sau che stanno riemergendo: la situazione siccità è critica in Spagna

La Spagna sta affrontando la peggiore siccità mai registrata da quando sono iniziate le misurazioni, più di un secolo fa, nel 1916. A farne le spese è in particolare il bacino di Sau, una riserva idrica a nord di Barcellona che è ridotto ai minimi termini.

La diga era al 4,25% della capacità, rispetto al 63,39% della stessa settimana di 10 anni fa. Le immagini girate con un drone sono impressionanti e mostrano le rovine della chiesa e degli edifici di Sant Romà de Sau che stanno riemergendo a causa della mancanza d’acqua.

Il governatore Pere Aragonès ha paragonato la sfida climatica a quella della pandemia sottolineando che da tre anni non piove quanto ci sarebbe bisogno in Catalogna. Una situazione che evidenzia ancora una volta gli effetti drammatici della crisi climatica.

Stato di emergenza in Catalogna

Per far fronte a tutto ciò, la Catalogna ha dichiarato lo stato di emergenza in una vasta zona che include Barcellona e la sua area metropolitana e il sud della provincia di Girona, con restrizioni idriche severe che riguardano 202 comuni e 5,9 milioni di residenti.

Le misure prevedono un consumo massimo di 200 litri per abitante al giorno e vietano attività come il lavaggio delle auto e il riempimento delle piscine vuote. Inoltre il governo locale sta anche chiedendo ai residenti di ridurre il consumo d’acqua del 5%, agli agricoltori di ridurlo fino all’80% e agli allevamenti fino al 50%, mettendo a rischio il bestiame. Ai calciatori dei centri sportivi di Barcellona e Girona non sarà più permesso di usare le docce nei centri sportivi.

La situazione critica sta facendo prendere in esame misure straordinarie, come il trasporto di acqua a Barcellona via nave, una soluzione adottata nel 2008 durante una precedente crisi idrica quando i livelli dei bacini idrici erano vicini al 20% e gli impianti di desalinizzazione erano meno attivi. E tra poco arriveranno i turisti con la stagione primaverile a complicare ulteriormente le cose.

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