Il lato oscuro dell’industria dell’acqua in bottiglia (che asseta il mondo)

Le attuali vendite globali di acqua in bottiglia sono stimate in quasi 270 miliardi di dollari e 350 miliardi di litri. Il rapporto mappa e classifica i primi 50 Paesi al mondo per vendite totali e pro capite di acqua in bottiglia sia in dollari che in litri. La regione Asia-Pacifico costituisce circa la metà del mercato globale dell'acqua in bottiglia e i Paesi del Sud del mondo insieme circa il 60%, mentre la Germania è il più grande mercato in Europa. Il punto principale: non è tutt'oro quel che luccica. Ovviamente

L’industria globale dell’acqua in bottiglia ha registrato una crescita vertiginosa negli ultimi 50 anni, diventando uno dei più importanti settori economici. Il problema è che questa estrema espansione dell’industria dell’acqua imbottigliata sta contribuendo a mascherare un problema mondiale paralizzante: l’incapacità dei sistemi pubblici di fornire acqua potabile affidabile per tutti.

È quanto emerge da un rapporto dell’Istituto universitario delle Nazioni Unite per l’ambiente idrico e la salute (UNU-INWEH) e la canadese McMaster University, secondo cui dietro alla crescita esponenziale del settore si cela un problema globale significativo: l’incapacità dei sistemi pubblici di fornire acqua potabile affidabile per tutti.

L’espansione dell’industria dell’acqua in bottiglia – sostiene Kaveh Madani, direttore dell’UNU-INWEH – non è allineata strategicamente con l’obiettivo di fornire l’accesso all’acqua potabile, anzi tende a rallentare i progressi globali in tal senso, reindirizzando gli sforzi di sostenibilita’ verso un’alternativa meno affidabile e meno conveniente per i consumatori, e altamente redditizia per i produttori.

In buona sostanza, l’analisi rileva che la crescita del settore influisce negativamente sugli investimenti e sullo sviluppo e sul miglioramento delle infrastrutture pubbliche di approvvigionamento idrico a lungo termine. Gli investimenti che avrebbero potuto essere destinati al miglioramento dei sistemi idrici pubblici vengono deviati verso l’industria dell’acqua in bottiglia, con conseguenti progressi limitati nella fornitura di acqua pulita e affidabile a coloro che ne hanno più bisogno. Non solo un forte incremento dei rifiuti in plastica, quindi, il rapporto suggerisce che la metà di ciò che il mondo spende ogni anno per l’acqua in bottiglia potrebbe fornire acqua pulita a milioni di persone senza di essa.

Il rapporto

I ricercatori hanno considerato i dati relativi a 109 Paesi, valutando la sicurezza dei prodotti commercializzati e dell’alternativa corrente. Sulla base di un’analisi della letteratura e dei dati raccolto, il rapporto afferma che in soli cinquant’anni l’acqua in bottiglia si è trasformata in “un settore economico importante ed essenzialmente autonomo“, registrando una crescita del 73% dal 2010 al 2020. E le vendite dovrebbero quasi raddoppiare entro il 2030, da 270 miliardi di dollari a 500 miliardi di dollari.

Pubblicato pochi giorni prima della Giornata mondiale dell’acqua del (22 marzo, il report conclude che l’espansione illimitata dell’industria dell’acqua in bottiglia “non è allineata strategicamente con l’obiettivo di fornire l’accesso all’acqua potabile o almeno rallenta i progressi globali in questo senso, distraendo gli sforzi di sviluppo e reindirizzando l’attenzione verso un’opzione meno affidabile e meno conveniente per molti, pur rimanendo altamente redditizia per i produttori“.

L’aumento del consumo di acqua in bottiglia riflette decenni di progressi limitati e molti fallimenti dei sistemi di approvvigionamento idrico pubblico, dice Dice Kaveh Madani.

Secondo il rapporto, inoltre, fornire acqua potabile a circa 2 miliardi di persone che ne sono sprovviste richiederebbe un investimento annuale inferiore alla metà dei 270 miliardi di dollari attualmente spesi ogni anno per l’acqua in bottiglia. Questo indica un caso globale di estrema ingiustizia sociale, per cui miliardi di persone in tutto il mondo non hanno accesso a servizi idrici affidabili mentre altri godono del lusso dell’acqua.

acqua globo

©UNU-INWEH

Le percezioni dell’acqua del rubinetto

Lo studio cita sondaggi che mostrano come l’acqua in bottiglia sia spesso percepita nel Nord del mondo come un prodotto più sano e più gustoso dell’acqua del rubinetto, più un bene di lusso che una necessità. Nel Sud del mondo, le vendite sono guidate dalla mancanza o dall’assenza di forniture idriche pubbliche affidabili e dai limiti delle infrastrutture di distribuzione dell’acqua. Nei Paesi a reddito medio e basso, il consumo di acqua in bottiglia è legato alla scarsa qualità dell’acqua del rubinetto e a sistemi di approvvigionamento idrico pubblico spesso inaffidabili, problemi spesso causati dalla corruzione e dal sottoinvestimento cronico nelle infrastrutture idriche.

Le aziende produttrici di bevande sono abili nel commercializzare l’acqua in bottiglia come alternativa sicura all’acqua del rubinetto, attirando l’attenzione su guasti isolati del sistema idrico pubblico e, “anche se in alcuni Paesi l’acqua è o può essere di buona qualità, è probabile che il ripristino della fiducia del pubblico nell’acqua del rubinetto richieda notevoli sforzi di marketing e di advocacy”, si legge.

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©UNU-INWEH

L’impatto sull’ambiente

Quanto agli impatti ambientali del settore, basti solo pensare che negli Stati Uniti, riportano gli scienziati, Nestlé Waters estrae circa tre milioni di litri al giorno dalla sorgente Florida Springs.

acqua marchi

©UNU-INWEH

In Francia, Danone raccoglie fino a 10milioni di litri giornalieri da Evian-les-Bains nelle Alpi francesi, mentre in Cina l’Hangzhou Wahaha Group ottiene fino a 12 milioni di litri dalle sorgenti dei monti Changbai.

Secondo le stime del rapporto, inoltre, l’industria dell’imbottigliamento dell’acqua nel 2021 ha prodotto circa 600 miliardi di bottiglie e contenitori, l’85% dei quali non sono stati riciclati e hanno raggiunto le discariche.

E quanto alla qualità?

L’acqua in bottiglia non è ben regolamentata – conferma Vladimir Smakhtin, ex direttore dell’UNU-INWEH – e viene testata meno frequentemente e attraverso parametri diversi rispetto agli standard di qualità necessari alla fornitura di acqua corrente. Per questo è fondamentale rafforzare la legislazione relativa all’industria dell’acqua in bottiglia.

Leggi anche: L’acqua in bottiglia comporta danni ambientali 3.500 volte superiori rispetto all’acqua del rubinetto

Un po’ di numeri

  • Ogni minuto in tutto il mondo vengono vendute oltre 1 milione di bottiglie d’acqua
  • Il consumo annuo mondiale dei tre principali tipi di acqua in bottiglia – trattata, minerale e naturale – è stimato a 350 miliardi di litri
  • Il segmento di mercato più grande (con il 47% delle vendite globali) è l’acqua in bottiglia trattata, che potrebbe anche provenire da acquedotti pubblici o acque superficiali e che subisce un trattamento di disinfezione come la clorazione
  • I cittadini dell’Asia-Pacifico sono i maggiori consumatori di acqua in bottiglia, seguiti da nordamericani ed europei
  • Il 60% delle vendite globali avviene nel “Global South” (Asia-Pacifico, Africa, America Latina e Caraibi)
  • Gli Stati Uniti sono il mercato più grande, con circa 64 miliardi di dollari di vendite, seguiti da Cina (quasi 45 miliardi di dollari) e Indonesia (22 miliardi di dollari). Insieme, questi tre Paesi costituiscono quasi la metà del mercato mondiale. Altri Paesi top per vendite sono l’Italia, ma anche Canada, Australia, Singapore, Germania, Tailandia, Messico, Tailandia e Giappone
  • Il costo medio di una bottiglia d’acqua in Nord America e in Europa è di circa US$ 2,50, più del doppio del prezzo in Asia, Africa e LAC ($ 0,80, $ 0,90 e $ 1, rispettivamente)
  • L’acqua in bottiglia per litro può costare da 150 a 1.000 volte di più del prezzo che un comune applica per l’acqua del rubinetto
  • L’Egitto è il mercato in più rapida crescita per l’acqua in bottiglia trattata (40% all’anno). Altri sette paesi del Sud del mondo sono tra i primi 10 mercati in più rapida crescita: Algeria, Brasile, Indonesia, Emirati Arabi Uniti, India, Marocco e Arabia Saudita
  • In Europa, la Germania è il più grande mercato di acqua in bottiglia; in America Latina e nei Caraibi, il Messico è il mercato più grande; in Africa, è il Sudafrica
  • Cinque società: PepsiCo, Coca-Cola, Nestlé SA, Danone SA e Primo Corporation hanno un fatturato combinato di 65 miliardi di dollari, oltre il 25% del totale globale
  • Precedenti studi sui prelievi idrici dichiarati in India, Pakistan, Messico e Nepal hanno mostrato prelievi totali stimati da Coca-Cola e Nestlé nel 2021 rispettivamente a 300 e 100 miliardi di litri

QUI trovi il rapporto UNU-INWEH completo.

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Fonte: UNU-INWEH

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