Un nuovo report del Wwf su fiumi calcola benefici nascosti dei fiumi: non solo acqua ed energia ma anche agricoltura, pesca, difesa da eventi estremi.
Fiumi: quanti di voi ne conoscono i reali benefici? Non solo fonte primaria di acqua e energia, i fiumi hanno anche il meraviglioso potere di mitigare i disastri naturali. È per questo che è necessario non sottovalutare né trascurare il vero valore dei corsi d’acqua e dar loro il giusto peso anche nelle agende politiche.
Non tenere cura dei benefici dei fiumi, di fatti, potrebbe tradursi in una minaccia per le economie e per lo sviluppo sostenibile: questo è il messaggio lanciato all’apertura della World Water Week, che si terrà a Stoccolma fino al 31 agosto.
Per l’occasione, il Wwf lancia un nuovo rapporto – Valuing Rivers – in cui sottolinea come proprio i fiumi, quando sono in buono stato di salute, siano capaci di aiutarci anche in eventi catastrofici e come la visione ristretta che si ha di essi metta a rischio altri benefici come la pesca d’acqua dolce, la protezione naturale dalle inondazioni per le città o la capacità dei delta di proteggere le coste dall’innalzamento dei mari grazie all’accumulo di sedimenti provenienti dai fiumi.
E non solo. I fiumi sono importanti anche dal punto di vista meramente economico, dal momento che il 19% del PIL globale proviene da bacini che hanno già un rischio idrico elevato o molto elevato, mentre la maggior parte dei grandi delta del mondo (tra cui il Gange, l’Indo, il Mekong, il Nilo e lo Yangtze) stanno riducendo la loro portata o si stanno prosciugando.
“La riduzione della pesca d’acqua dolce e l’estinzione dei delta sono solo due esempi dei danni collaterali del mancato riconoscimento dei benefici dei fiumi oltre a acqua e energia – ha affermato Stuart Orr, WWF Freshwater Practice Lead-. Se non vogliamo indebolire le economie e mancare gli obiettivi di sviluppo sostenibile, dobbiamo trasformare subito il nostro modo di valutare e gestire i fiumi”.
I benefici dei fiumi
I fiumi hanno un ruolo centrale in molte culture e religioni e l’ampia gamma di benefici che derivano da quelli sani, in particolare quelli con un flusso libero da sbarramenti, riguarda dati come:
- 2 miliardi di persone contano sulla presenza dei fiumi per l’approvvigionamento di acqua potabile
- 500 milioni di persone vivono sui delta che mantengono il loro stato grazie ai sedimenti trascinati a valle dai fiumi
- il 25 % della produzione alimentare mondiale dipende dall’irrigazione dai fiumi
- ogni anno vengono pescate almeno 12 milioni di tonnellate di pesci d’acqua dolce che si traducono in cibo e mezzi di sussistenza per decine di milioni di persone
Ma non tutto è rose e fiori. Nel rapporto, infatti, il Wwf analizza anche l’esistenza di pressioni sempre più incalzanti come lo sviluppo delle dighe, i cambiamenti climatici e la crescente domanda di acqua per l’irrigazione agricola e le centrali idroelettriche. Come migliorare allora il modo in cui le società misurano, valorizzano e promuovono i diversi benefici dei fiumi con soluzioni per una gestione sostenibile?
Un forte e positivo potenziale in questo senso potrebbe provenire dalle nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale, il telerilevamento e la gestione dei dati attraverso il sistema di blockchain, tutti sistemi che offrono metodi promettenti per migliorare il modo in cui misuriamo i sistemi idrici e fluviali. Miglioramenti dei metodi di valutazione delle risorse idriche, quantificazione dei servizi ecosistemici e valutazione dei compromessi offrono anche nuove opportunità.
“I fiumi non sono semplici tubi in cui scorre l’acqua, dunque non dobbiamo accettare come inevitabile effetto collaterale dello sviluppo, la perdita di tutti quei benefici che ci forniscono – precisa Jeff Opperman, capo del WWF Global Freshwater Scientist e autore del report. L’innovazione, accanto alle soluzioni già esistenti, ci offre la possibilità già da ora di conciliare la crescita economica sostenibile con la presenza di fiumi in buono stato di salute”.
La soluzione? Comunità, aziende e governi dovrebbero contribuire in modo concreto a tracciare un percorso migliore che aiuti a proteggere l’acqua per tutti, in ogni angolo della terra.
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Germana Carillo