Filtri per rubinetto: servono davvero a ridurre il residuo fisso e la durezza dell’acqua o è meglio una caraffa?

Non sempre l'acqua che scorre dai rubinetti di casa è di nostro gradimento, magari perché troppo "dura" o per il sapore non proprio gradevole. Ecco allora che alcune persone scelgono di installare dei filtri per rubinetto. Ma vale davvero la pena? Per scoprirlo, Altroconsumo ne ha testati 5

Uno degli ultimi test di Altroconsumo ha preso in esame 5 filtri che si avvitano direttamente al rubinetto, per valutare la loro reale efficacia ed utilità.

I modelli messi alla prova hanno un prezzo che varia dai 30 ai 70 euro (a cui c’è da aggiungere però poi il costo della manutenzione e complessivamente per il primo anno si va da 50 a 169 euro). Si tratta dei seguenti modelli:

  • Acquasan Aqua compact Filtro ecologico per acqua potabile
  • Brita On Tap
  • Laica RK10A Genova con Filtro Hydrosmart
  • H20 Taps Filtri per l’acqua di rubinetto
  • Tapp Water TAPP 1

Per effettuare il test sui filtri per rubinetto, gli esperti della rivista li hanno fatti installare a casa di alcuni volontari e, come spiegano:

Non essendoci un protocollo ufficiale per verificare l’efficacia di questi dispositivi, abbiamo chiesto ai nostri tester di utilizzare i filtri secondo le loro normali abitudini di utilizzo dell’acqua di casa e seguendo le indicazioni del produttore.

Passati 30 giorni, sono stati raccolti da ogni casa un campione di acqua filtrata e uno di acqua non filtrata. Questi sono stati poi analizzati in laboratorio per valutare i seguenti parametri:

  • durezza
  • clorito
  • contaminanti e sottoprodotti della disinfezione
  • residuo fisso
  • conducibilità
  • nitrati
  • carica batterica totale

I risultati

Parlando dei risultati, Altroconsumo risulta abbastanza categorico riguardo a questi prodotti in quanto scrive:

 migliorano il sapore dell’acqua, ma non hanno alcun effetto su residuo fisso e durezza. Se l’idea è quella di comprare uno di questi dispositivi per abbandonare l’acqua in bottiglia o semplicemente per migliorare il sapore dell’acqua, allora meglio scegliere una caraffa filtrante (anche più economica). (…) Oltre a rendere migliore il gusto, agisce abbastanza bene anche su alcuni parametri come durezza e nitrati. Inoltre, sulla base dei test fatti in laboratorio, riteniamo che sia la scelta migliore da un punto di vista microbiologico.

In realtà, un precedente test svizzero aveva bocciato sostanzialmente anche le caraffe filtranti.

Ma tornando al nuovo test italiano, sembra che nessuno dei modelli di filtri per rubinetti testati abbia convinto del tutto. Di conseguenza non vi è alcun migliore del test.

Gli esperti ritengono infatti che i filtri siano riusciti ad agire positivamente solo sul sapore dell’acqua, rimuovendo i composti del cloro ma non hanno avuto alcun effetto su tutti gli altri parametri (ad esempio non sono riusciti ad abbassare il tenore di calcare nell’acqua).

Anche la composizione generale dell’acqua non viene alterata – scrive Altroconsumo – non c’è stata nessuna variazione per conducibilità e residuo fisso. I filtri non sono efficaci nemmeno per la rimozione dei nitrati.

Discorso a parte va fatto per le analisi microbiologiche, ovvero la carica batterica totale dell’acqua. Su questo punto Altroconsumo specifica:

Non possiamo dare un giudizio definitivo perché i filtri non sono stati testati in laboratorio (dove ogni aspetto è rigorosamente controllato) ma a casa dei nostri volontari dove i campioni prelevati risentono inevitabilmente della situazione microbiologica delle cucine dei nostri tester. L’impostazione con la quale è stato condotto il nostro test ci ha comunque permesso di capire se potevano esserci possibili rischi di proliferazione batterica. Nel complesso non abbiamo riscontrato sui materiali filtranti, ma i nostri giudizi sono comunque solo sufficienti perché i valori della carica batterica dell’acqua in uscita dal filtro sono stati sempre superiori a quelli dell’acqua non filtrata.

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Fonte: Altroconsumo

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