La nostra spazzatura potrebbe essere impiegata per la produzione di acqua. Non è il sogno visionario di qualche ambientalista, ma ciò che Eco Wiz, un macchinario rivoluzionario che prende il nome dalla start up di Singapore che lo ha realizzato, è in grado di fare: trasformare gli avanzi di cibo in acqua pulita.
La nostra spazzatura potrebbe essere impiegata per la produzione di acqua. Non è il sogno visionario di qualche ambientalista, ma ciò che Eco Wiz, un macchinario rivoluzionario che prende il nome dalla start up di Singapore che lo ha realizzato, è in grado di fare: trasformare gli avanzi di cibo in acqua pulita.
Invenzione coreana, Eco Wiz è stato perfezionata, grazie ad un investimento di 380mila dollari dall’omonima azienda della Repubblica sud asiatica, specializzata nella ricerca e nell’innovazione della gestione dei rifiuti solidi urbani, che la produce. Ed è capace di ricavare da una tonnellata di rifiuti alimentari in oltre 1000 litri d’acqua, da impiegare per l’irrigazione e l’igiene di pavimenti e servizi. Un bel vantaggio sia in termini di risparmio delle risorse idriche che di riduzione della mole di rifiuti prodotti.
Intervistato dal quotidiano The Jakarta Globe, il titolare della società Renée Mison spiega che “a Singapore per ogni tonnellata di rifiuti spediti in discarica, si deve pagare una tassa di smaltimento piuttosto alta, ma i nostri clienti hanno scoperto che stanno ottenendo un risparmio del 70% sulle tariffe di smaltimento dopo aver acquistato il nostro macchinario”.
L’azienda ha installato decompositori in diversi hotel, tra cui l’InterContinental di Singapore, e presso alcune sedi istituzionali, come il Politecnico di Singapore, migliorando non solo le spese dei clienti, ma anche il loro impatto ambientale. E la start up non ha intenzione di fermarsi: “prestazioni più elevate potrebbe consentirci di commercializzare i nostri prodotti all’industria alimentare, ai supermercati, alle scuole”. Oltre a creare una soluzione in ogni famiglia, che potrebbe così trasformare lo smaltimento dei rifiuti in acqua per la lavatrice, per esempio.
Proprio per questo ha firmato un accordo con un istituto di ricerca tailandese per migliorare le prestazioni e la specializzazione, a seconda dei cibi immessi, dei microrganismi che agiscono come decompositori, utilizzati per convertire i rifiuti alimentari in acqua. “Così se dovessi vendere il macchinario ad un’azienda dell’industria alimentare che fa insalate, per esempio, voglio immettere i microbi specializzati nella decomposizione delle verdure“, ha spiegato Mison. Una mossa che potrebbe consentire a Eco wiz di svolgere il suo compito in maniera ancor più veloce ed efficiente.
Meno sperchi alimentari e più acqua a disposizione…mica male no?
Roberta Ragni