Almeno negli ultimi sei anni il Marocco è stato colpito da prolungati episodi di siccità e scarse precipitazioni. Per affrontare la minaccia della scarsità d’acqua, le autorità locali stanno implementando misure molto strette. Non meglio in altre aree del Mediterraneo, compresa l’Italia
Indice
Una siccità che dura da anni, che cambia il volto dei nostri territori e che rende urgenti stili di vita differenti. Nel bel mezzo dell’inverno, la mancanza d’acqua sta avendo impatti più che critici, dal Marocco all’Italia, passando per la Spagna, e fa pensare che non trascorreremo di certo una stagione estiva facile.
A mostrare un terribile prima e dopo sono, ancora una volta, le immagini Copernicus Sentinel-2, acquisite il 26 gennaio 2023 (immagine in alto) e nel 2024 (immagine in basso), che mostrano in Marocco i cambiamenti nel paesaggio della regione di Casablanca a causa della siccità.
Ma le temperature prolungate e superiori alla media, i periodi caldi e le scarse precipitazioni hanno portato a gravi condizioni di siccità praticamente in tutta la regione del Mediterraneo, colpendo numerose aree non solo del Marocco, ma anche del nostro Paese, della Spagna meridionale, di Malta, Algeria e Tunisia.
https://www.instagram.com/p/C3kIBK5MxpY/
Il rapporto della Commissione europea
A parlare chiaro è il Commission’s Joint Research Centre (JRC) che ha pubblicato il report Drought in the Mediterranean – January 2024, secondo cui dal 1° al 20 gennaio la regione mediterranea ha vissuto condizioni critiche di siccità, che – almeno – hanno “costretto” le autirità a mettere in pratica alcune restrizioni.
- il 1° febbraio nella regione spagnola della Catalogna è stata dichiarata l’emergenza siccità con severe restrizioni idriche. Qui le riserve idriche sono scese al di sotto del 16%, mentre i bacini idrici nella regione meridionale dell’Algarve erano al livello più basso
- in Sicilia, i bacini idrici sono al di sotto del livello di allerta e potrebbe essere necessario il razionamento dell’acqua per garantire servizi minimi
- in Sardegna, si stima che i bacini idrici conterranno meno del 50% della loro capacità nel dicembre 2023
- in Marocco, sei anni consecutivi di siccità hanno provocato un livello criticamente basso di acqua nei bacini idrici, con un riempimento medio delle dighe pari a circa il 23%. È stato vietato l’uso dell’acqua per pulire le strade, irrigare i parchi e alcune aree agricole
La siccità in Italia
Quelle della Sicilia, dove il Presidente di Regione ha dichiarato lo stato di calamità naturale su tutto il territorio, e della Sardegna non sono le uniche situazioni critiche in Italia. Secondo i dati ISPRA, infatti, dall’inizio del 2024 sono già parecchie le Regioni che stanno vivendo l’emergenza siccità.
In Piemonte le precipitazioni si sono ridotte del 25% e l’Arpa regionale evidenzia una situazione secondo cui la portata del Po sta calando sensibilmente. In Puglia, sulla base dei dati dell’Osservatorio di Anbi Nazionale del 14 febbraio 2024, l’acqua negli invasi è scesa ulteriormente rispetto alla situazione nello stesso periodo del 2023. Infine, in Calabria è stato istituito un tavolo per fronteggiare la siccità dopo gli eventi avvenuti nel crotonese.
Che estate ci aspetterà?
Secondo gli esperti del JRC, le previsioni stagionali prevedono una primavera più calda della media, mentre che l’attuale manto nevoso alpino, inferiore al normale, darà un contributo ridotto allo scioglimento della neve ai flussi dei fiumi nelle prossime stagioni primaverili ed estive.
La siccità prolungata, infine, (e ormai lo sappiamo bene) aumenta anche il rischio di incendi a causa della ridotta umidità del suolo.
Quella che ci attende sarà dunque, con molte proababilità, l’estate “più calda di sempre”. Non vi ricorda qualcosa?
Non vuoi perdere le nostre notizie?
- Iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite
Leggi anche: