Quali sono i Paesi del Vecchio Continente a rischio carenza di acqua? A svelarceli è una mappa interattiva che mostra i gap idrici di tutto il mondo
La siccità rappresenta una delle sfide più complesse che l’umanità è costretta ad affrontare. Entro il 2050, questa piaga potrebbe colpire oltre il 75% della popolazione mondiale: ciò significa che da 4,8 a 5,7 miliardi di persone potrebbero vivere in aree con carenza d’acqua per almeno un mese all’anno e ben 216 milioni di persone si troverebbero ad abbandonare le loro case, secondo le stime dell’Onu.
Per promuovere una maggiore consapevolezza su questo delicato tema, la National Geographic Society – in collaborazione con l’Università di Utrecht – ha realizzato una mappa globale interattiva che mostra i punti caldi della crisi idrica e quanta ne viene impiegati nei vari settori (agricolo, industriale e domestico), svelando il divario fra la domanda e la disponibilità d’acqua dolce; quest’ultimo viene definito “gap idrico”.
Per creare l’utilissima World Water Map, basata su modelli idrologici messi a punto dai ricercatori olandesi, sono stati impiegati dati storici risalenti agli ultimi 40 anni. La mappa poi verrà costantemente aggiornata per dare la possibilità agli utenti di monitorare i vari cambiamenti nel settore.
“La mappa mondiale dell’acqua sarà uno strumento di grande impatto per supportare la ricerca, la conservazione, l’educazione e la narrazione dell’acqua dolce” spiega Alex Tait, geografo National Geographic Society.
I gap idrici in Europa (e il quadro drammatico dell’Italia)
Se da un lato domanda di acqua è andata crescere negli utlimi decenni, dall’altro la disponibilità idrica è sempre più bassa per via di fattori fra cui i cambiamenti climatici, l’inquinamento delle falde acquifere e una cattiva gestione dell’oro blu, che va sprecato in troppi settori.
Al momento un terzo della popolazione mondiale deve fare i conti la scarsità d’acqua, ma guardando all’Europa dove si registrano i più allarmanti gap idrici?
A registrare un drammatico record nel Vecchio Continente è proprio l’Italia. Nel 2019, ultimo anno per il quale i dati sono disponibili, il gap idrico è stato pari a 1,8 km³ d’acqua nelle Regioni affacciate sulla costa occidentale e di 1,7 km³ nelle Regioni orientali, come mostra la mappa interattiva:
Naturalmente la situazione è andata ad aggravarsi, visto il prolungato periodo di siccità che stiamo vivendo negli ultimi mesi, con fiumi in secca e laghi ai minimi storici e scarsità di precipitazioni.
A livello europeo spiccano anche altri Paesi a rischio crisi idrica. Fra questi troviamo:
- la Bulgaria
- la Spagna meridionale
- la Francia occidentale
- il Portogallo
- Malta
In Stati come la Spagna e la Francia i termometri hanno superato anche i 30°C in pieno inverno. E per il nostro Paese – la cui rete idrica è un vero e proprio colabrodo – si prospetta un’estate drammatica, che potrebbe essere ancora più calda di quella dello scorso anno e all’insegna dell’emergenza idrica.
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Fonte: Ultrecht University
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