Bastano pochi accorgimenti per gestire in modo più responsabile la risorsa idrica nel nostro giardino e non sprecare acqua (soprattutto con la siccità che incombe)
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Ce ne siamo accorti tutti, ormai: caldo soffocante, temperature altissime e totale assenza di pioggia stanno peggiorando ulteriormente le condizioni di grave siccità in cui versa il nostro Paese.
Chi ha un giardino o un piccolo orto di cui occuparsi si trova a diviso fra la scarsezza d’acqua e le esigenze idriche delle proprie piante che, proprio a causa del caldo, hanno bisogno ancora di più di acqua.
Come fare a trasformare il giardino in una “oasi di sostenibilità” limitando al minimo il consumo di acqua senza però danneggiare le piante? Ecco quattro strategie che possiamo adottare da subito per vivere un’estate più sostenibile in giardino.
Leggi anche: Questi 10 accorgimenti ti faranno risparmiare acqua quando innaffi piante e orto (la quarta non l’hai mai sentita!)
Sì al pacciame
Possiamo utilizzare il materiale di scarto prodotto dalle piante per mantenere il terreno umido più a lungo e dilazionare il momento dell’irrigazione. Distribuiamo foglie, cadute, rametti e erba tagliata – il cosiddetto pacciame– per proteggere il terriccio dall’azione dei raggi del sole.
La presenza del pacciame sul terreno apporterà anche un altro beneficio, poiché fornirà l’habitat ideale per insetti e altri piccoli animali – anche questi alle prese con la calura estiva.
Tecniche di irrigazione consapevoli
Se parliamo di gestione dell’acqua, non possiamo non fare riferimento alle tecniche di irrigazione. Per fortuna, la tecnologia ci assiste, con strumenti e sistemi che garantiscono la giusta idratazione alle piante e al terreno contenendo gli sprechi.
Uno di questi sistemi è senza dubbio l’irrigazione a goccia, da effettuarsi alla base delle piante: con un ingegnoso sistema di tubi (come quello che si vede nella foto qui sotto), le radici della pianta riceveranno poca acqua, ma in maniera costante.
Questo permetterà di sprecare meno acqua rispetto all’irrigazione classica, migliorando il benessere delle piante, che saranno sempre idratata e non subiranno shock fra l’irrigazione massiccia e le altre ore del giorno in cui soffriranno per la siccità.
Leggi anche: Come costruire un impianto di irrigazione a goccia con pochi euro e pochi minuti
Raccolta dell’acqua di cottura di pasta e riso
Come abbiamo spiegato in questo articolo, il consumo consapevole dell’acqua inizia dentro casa. È possibile recuperare l’acqua di cottura della pasta o del riso (a patto che non sia salata) e utilizzarla, una volta intiepidita, per innaffiare le piante del giardino.
Gli amidi contenuti nell’acqua di cottura fungono da fertilizzante per il terreno e favoriscono una crescita sana e florida di piante e fiori, che diventano anche più resistenti all’attacco dei parassiti e degli agenti patogeni.
Leggi anche: Come riutilizzare l’acqua di cottura della pasta: 10 validi motivi per non buttarla
Raccolta dell’acqua piovana
L’acqua piovana, quando c’è, è un’importantissima risorsa per la cura delle piante. Possiamo scegliere di installare in giardino una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana, da utilizzare durante l’estate per l’irrigazione.
In alternativa, esistono dei sistemi di raccolta dell’acqua che scivola via dal tetto chiamati collettori: si tratta di piccoli tubi che si collegano al tubo della grondaia e che raccolgono l’acqua piovana prima che finisca nel terreno.
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