Uno studio dell'associazione francese Agir pour l'environnement rivela (o per meglio dire conferma) la presenza di microplastiche nella maggior parte dell'acqua in bottiglia testata, motivo in più per evitare di acquistarla, bevendo (quando possibile) acqua di rubinetto
Abbiamo parlato più volte delle microplastiche e di quanto queste piccolissime particelle (con dimensioni comprese tra 0,5 e 5 millimetri) stiano inquinando aria, terra e mare. Non sono esenti dal problema diversi tipi di alimenti e anche l’acqua che beviamo, in particolare quella in bottiglia. Leggi anche: Acqua, birra e sale: la lista degli alimenti con più microplastiche
Nel marzo 2018, uno studio americano ha rivelato che il 93% dell’acqua testata (un totale di 259 bottiglie di undici marche) conteneva microplastiche, con una media di 10,4 microparticelle per litro. Parliamo del doppio in media rispetto all’acqua del rubinetto.
Ora un nuovo test, condotto in Francia dall’associazione Agir pour l’Environnement, da anni impegnata nella lotta all’inquinamento da plastica, conferma di fatto la diffusa presenza di microplastiche nell’acqua in bottiglia.
Il campione in questo caso era piccolo, sono state analizzate infatti solo 9 bottiglie di acqua minerale dei marchi più venduti in Francia:
- Badoit
- Carrefour
- Cristaline
- Evian ( Bottiglia 100% riciclata da 0,50 cl e bottiglia da 1 litro)
- Perrier (blu)
- Vittel (1 litro e Vittel Kids 0,33 cl)
- Volvic
Lo studio, intitolato in maniera molto esplicita Beviamo plastica! ha scoperto che ben 7 bottiglie erano contaminate da microplastiche.
Più nello specifico si trattava di 4 diverse tipologie di microplastiche:
- polipropilene (PP)
- polietilene (PE)
- poliuretano (PU)
- polietilene tereftalato (PET)
La referenza più contaminata è risultata essere quella destinata ai bambini, si tratta dell’acqua Vittel Kids, all’interno della quale il laboratorio ha trovato ben 121 microparticelle per litro! L’associazione ha calcolato che, se un bambino beve 131 litri di acqua in bottiglia in media all’anno, ingerisce in questo modo quasi 16mila microparticelle di plastica.
Le altre marche contenevano decisamente meno microplastiche, si va da 1 a 8 microparticelle per litro.
Le uniche due acque che non contenevano microplastiche erano quelle del marchio Carrefour e Volvic.
Perche l’acqua in bottiglia contiene più microplastiche rispetto all’acqua di rubinetto?
La risposta a questa domanda è molto semplice e per noi scontata: perché è confezionata in bottiglie di plastica. Ma gli autori dello studio specificano meglio che:
Data la loro natura, sembra che la maggior parte di queste microplastiche provenga dalla bottiglia, dal tappo e dal processo di imbottigliamento.
In merito alle marche più contaminate, gli esperti ritengono che l’ipotesi più probabile di contaminazione sia il degrado della bottiglia dovuto all’effetto della temperatura e all’esposizione al sole, insomma alla cattiva conservazione dell’acqua in bottiglia.
Per quanto riguarda invece il contributo alla contaminazione dovuto al tappo, questo deriva da una possibile frammentazione durante l’apertura.
Quali sono i rischi per la salute umana?
Attualmente ci sono pochi studi sull’impatto delle microplastiche sulla salute e sui possibili effetti del loro accumulo nel corpo umano. Di una ricerca abbastanza recente, abbiamo parlato nel seguente articolo:
Tuttavia, ciò che è ormai noto è che le microplastiche penetrano per ingestione o inalazione, e possono finire nel fegato, nei reni, nei polmoni e nel sangue. Sebbene i rischi, ad oggi, sono ancora poco conosciuti sembra abbastanza evidente che dovremmo fare di tutto per limitare l’esposizione a queste sostanze.
Il primo passo da fare in questo senso è evitare di acquistare l’acqua in bottiglia e, ogni volta che è possibile, bere l’acqua di rubinetto.
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Fonte: Agir pour l’environnement
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