I cittadini di diverse città algerine stanno affrontando una crisi idrica senza presenti, cosa che li ha portati a scendere nelle strade per protestare alacremente
Da maggio la regione semidesertica di Tiaret, in Algeria, sta affrontando una crisi idrica senza precedenti. I fiumi locali e la diga di Bakhedda, unica fonte di approvvigionamento idrico, sono completamente in secca. La situazione ha portato a manifestazioni diffuse, con i residenti che esprimono la loro frustrazione per la mancanza di acqua potabile.
Le proteste si sono intensificate domenica e lunedì a Tiaret, una città dell’Algeria centrale con meno di 200.000 abitanti. I cittadini, esasperati, hanno bloccato le strade con pietre e barricate improvvisate. Anche nei paesi vicini, come Rahouia, a circa 40 km da Tiaret, i residenti hanno preso misure drastiche, impedendo al prefetto di lasciare la sede del distretto fino a quando non avesse ascoltato le loro richieste.
La crisi idrica a Tiaret non è un problema recente. Da mesi, la scarsità di acqua potabile affligge la regione, aggravata dalla secca dei fiumi e della diga di Bakhedda. Il presidente algerino, Abdelmadjid Tebboune, aveva promesso di risolvere il problema prima della festa musulmana di Eid al-Adha, un periodo caratterizzato da un alto consumo di acqua. Tuttavia le promesse non sono state mantenute e durante l’Eid al-Adha gli abitanti di Tiaret sono rimasti senza acqua per diversi giorni, alimentando la loro rabbia.
I provvedimenti presi non sono bastati
Di fronte alla crescente tensione, il presidente Tebboune ha convocato un consiglio dei ministri il 2 giugno, ordinando ai ministri dell’Interno e delle Risorse Idriche di sviluppare un programma urgente per risolvere la crisi entro 48 ore.
I ministri Brahim Merad e Taha Derbal si sono recati a Tiaret il giorno successivo, presentando un piano per risolvere il problema idrico “prima dell’Eid al-Adha”. Nonostante l’apparente soluzione nel centro di Tiaret grazie alla messa in funzione di un sistema di alimentazione dal pozzo perforato, molti quartieri continuano a soffrire di carenza d’acqua.
Queste manifestazioni avvengono in un contesto politico delicato, con le elezioni presidenziali anticipate previste per il 7 settembre. Dall’elezione di Tebboune nel dicembre 2019, dopo le dimissioni del suo predecessore Abdelaziz Bouteflika, le proteste sono state rare in Algeria. La crisi idrica e le promesse non mantenute hanno però riportato i cittadini in strada, mettendo ulteriore pressione sul governo in vista delle elezioni imminenti.
🇩🇿 URGENT le jour du Aïd les habitants de #Tiaret n’ont pas pu célébrer ce jour important du sacrifice, la junte militaire a choisi la répression, et ils veulent atteindre 400 milliards de pib? pic.twitter.com/Oa4ZECO7YQ
— Moorish Dark knight (@moorish_xknight) June 18, 2024
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Fonte: Cnews.fr
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