Il Parlamento europeo ha votato per nuove regole sulla gestione, raccolta e trattamento delle acque reflue urbane con l’obiettivo di rendere nuovamente utilizzabile l’acqua delle fogne
L’avresti mai detto che l’acqua del nostro wc potrebbe presto diventare una risorsa fondamentale di acqua dolce, un bene primario ma che tende sempre più a scarseggiare? Una possibilità che viene niente meno dal Parlamento europeo che ha recentemente votato per nuove regole sulla gestione, raccolta e trattamento delle acque reflue urbane.
In particolare ci si è concentrati sulla depurazione delle acque delle fognature. Il principio guida è “chi inquina paga”. Le aziende che producono cosmetici e medicinali dovranno coprire fino all’80% dei costi di rimozione dei microinquinanti provenienti dalle loro produzioni.
L’obiettivo principale di queste nuove regole è creare le condizioni per rendere nuovamente utilizzabile l’acqua delle fogne. Durante la fase di depurazione dovranno essere ricercati alcuni tipi di agenti patogeni che si aggiungono a quelli già oggi ricercati come le microplastiche, i virus influenzali e i PFAS.
Questa acqua trattata potrebbe essere impiegata, ad esempio, per irrigare campi agricoli. Le tecnologie focalizzate sull’utilizzo delle acque reflue potrebbero risolvere diverse problematiche, e queste acque non sarebbero destinate solo a un utilizzo civile, ma potrebbero diventare addirittura potabili.
Anche la California si è mossa in questo senso
Questa iniziativa mira a ridurre gli sprechi e a massimizzare il recupero delle risorse idriche, affrontando la crescente sfida della scarsità d’acqua. Non è solo l’Europa a intraprendere questo percorso; lo Stato della California, ad esempio, ha già deciso di purificare l’acqua delle fognature per fornire acqua potabile direttamente ai rubinetti delle case.
Un precessore illustre dato che si tratta dello Stato più popoloso in America con i suoi 39 milioni di abitanti e che ospita l’industria agricola più importante degli USA. Stato che si sta trovando a fronteggiare sempre più spesso l’emergenza siccità, con le ultime estati che sono state le meno piovose di sempre. E così è stato approvato un protocollo rigoroso per il trattamento delle acque di scarico che potranno essere bevute solo previo trattamento, filtraggio e disinfezione da virus e patogeni.
Poco convinti? A storcere il naso in realtà si sbaglia. Studi condotti dalla Stanford University indicano infatti che, in alcuni casi, l’acqua delle fognature trattata può essere addirittura di migliore qualità rispetto a quella proveniente dai rubinetti tradizionali.
Questi sforzi indicano un cambiamento significativo nella gestione delle risorse idriche, spingendo verso una maggiore sostenibilità e riutilizzo delle acque reflue. La consapevolezza dell’importanza di trattare l’acqua come una risorsa preziosa e la volontà di adottare misure concrete per ridurre il suo spreco, favorendone un eventuale riciclo, sono passi cruciali verso un futuro più sostenibile dal punto di vista idrico.
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Fonte: Parlamento Europeo
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