L'inquinamento dell'aria e dei rifiuti di plastica va oltre quanto il pianeta Terra possa sopportare e ciò è allarmante
L’inquinamento dell’aria e dei rifiuti di plastica va oltre quanto il pianeta Terra possa sopportare e ciò è allarmante
Con la deforestazione, l’eccessivo consumo di energie non rinnovabili, l’inquinamento prodotto dagli allevamenti intesivi e dai rifiuti stiamo distruggendo il nostro Pianeta sempre più velocemente e secondo gli scienziati ogni limite possibile è stato ormai valicato.
Un recente studio condotto in Svezia dal Stockholm Resilience Centre della Università di Stoccolma e dall’Università di Göteborg ha mostrato come il nostro mondo non sia più in grado di sostenere quelle che i ricercatori hanno chiamato “nuove entità” ossia le enormi quantità di plastica e prodotti chimici riversati nell’ambiente che hanno di gran lunga superato il limite planetario.
Nel 2009 erano stati infatti stabiliti nove limiti planetari – tra qui le emissioni di gas serra, lo strato di ozono e l’acqua dolce – oltre i quali non ci si sarebbe mai dovuti spingere per consentire alla Terra e ai suoi abitanti di poter vivere più a lungo.
Questi sono stati oltrepassati senza misura negli ultimi decenni, compromettendo la capacità del nostro Pianeta di sopportare e sopperire a tutti i cambiamenti devastanti causati dall’attività umana.
Secondo i ricercatori dello studio svedese solo nei dieci anni passati sul mercato sono stati introdotti 70.000 nuovi prodotti chimici tra pesticidi, farmaci e merce industriale e la loro produzione triplicherà entro il 2050. Circa la plastica invece più dell’80% di tutta la plastica mondiale persiste nell’ambiente invece che essere riciclata correttamente. Per valutare questi inquinanti i ricercatori hanno tenuto in considerazione il tasso di produzione di componenti chimici ed il loro rilascio nell’ambiente poiché, a differenza delle emissioni di C02 nell’atmosfera, non esiste una linea guida di base che consenta di stabilire quanto il pianeta fosse di per sé inquinato prima che l’attività umana incrementasse in questa maniera.
Il ritmo con cui ciò sta avvenendo è impressionante poiché secondo i ricercatori il problema parte proprio dal piccolo, dalla quotidianità, dove il singolo non è in grado di pensare a livello globale e valutare i danni dell’eccessivo consumo di plastica, ad esempio. Oltre a ciò la responsabilità è dei governi dovrebbero garantire una maggiore sicurezza ambientale e un maggior controllo delle attività umane poiché l’impatto che queste hanno è terrificante.
Fonte: ACS
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