I prezzi di luce e gas salgono alle stelle per via della carenza di materie prime e si teme il blackout generale in Europa
Ci risiamo. I prezzi del gas e dell’elettricità sono in rialzo in tutta Europa, mentre l’inflazione inizia a fare veramente paura. Quest’ultima è passata da 4,1 a 4,9 in un anno, segnando il record assoluto dell’ultimo ventennio. E nel Vecchio Continente si inizia a parlare seriamente del rischio blackout, che potrebbe estendersi a macchia d’olio in diversi Stati. A lanciare l’allarme in Italia il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, durante l’assemblea di Confartigianato.
Un blackout non è da escludere rispetto all’attuale assetto dell’approvvigionamento energetico – ha dichiarato ieri Giorgetti. – È importante sterilizzare nel modo più equo possibile l’impatto del rincaro delle bollette sulle famiglie e le imprese. Questo al netto dell’esigenza che a livello europeo si definisca un piano per evitare cose anche peggiori.
In realtà in alcuni Paesi, come la Spagna e l’Austria, i cittadini hanno già iniziato a fare scorte di torce e fornelli da campeggio in modo da farsi trovare pronti in caso di una grave carenza energetica provocata dalla crisi delle materie prime. A preoccupare non sono soltanto i rincari nelle bollette di elettricità e gas, ma anche l’impennata dei costi del carburante, che sta mettendo a dura prova il settore dei trasporti.
In Italia i prezzi di energia elettrica e gas crescono ad un tasso annuo del 9,3%, 2,5 punti superiore al +6,8% dell’Eurozona: si tratta dell’aumento più elevato nell’area a valuta comune dopo quello di Spagna (+16,2%) e di Belgio (+13,8%), mentre si osserva una crescita meno accentuata in Francia (+6,8%) e soprattutto in Germania (+2,8%) – spiega Confartigianato – Nel confronto allargato ai paesi dell’Ocse, i prezzi di elettricità e gas salgono maggiormente in Italia e nell’Eurozona rispetto a Regno Unito (+6,0%) e Stati Uniti (+6,4%).
Il Governo italiano tenta di correre ai ripari
Per quanto riguarda il nostro Paese, la questione dei rincari delle bollette sarà affrontato nella Legge di Bilancio. L’obiettivo è innanzitutto quello di tutelare le famiglie italiane in difficoltà.
Per limitare i rincari nel breve periodo e aiutare in particolare le famiglie più povere, abbiamo stanziato 1,2 miliardi di euro a giugno e oltre 3 miliardi a settembre. – ha fatto sapere il premier Mario Draghi – Interveniamo in legge di bilancio e siamo pronti a continuare a farlo, con particolare attenzione per le fasce più deboli.
Anche il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, è intervenuto nelle scorse ore sul caro bollette di luce e gas.
“Stiamo pagando un errore iniziale di un paese che non ha un mix energetico giusto e ha deciso di importare tutto. In sei mesi risolvere 20 anni di scelte sbagliate è un po’ difficile” ha detto, in occasione della presentazione del manifesto Lavoro e energia per una transizione sostenibile.
Ed è tornato anche a parlare di trivellazioni, che per Cingolani rappresentano la soluzione più saggia (in barba alla decarbonizzazione):
Questo problema richiede un po’ più tempo: meno contestazione è più collaborazione non voglio aprire nuove trivellazioni però tra quelle esistenti e quelle inutilizzate gradirei aumentare più che posso la mia produzione di gas italiano risparmiando qualcosa sull’Iva e riducendo l’import. Ripeto: non voglio mettere una molecola di gas in più in giro. Credo fermamente nel principio della decarbonizzazione ma in questo momento, a parità di impatto ambientale, preferisco produrre un po’ più di mio.
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Fonti: Confartigianato/Adnkronos
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