Il Nobel per la fisica al LED: la luce ecologica del 21° secolo

LED da Nobel. Per molti sono già il futuro (ecologico) dell'illuminazione. E ora hanno ricevuto uno dei riconoscimenti più ambiti: il Nobel per la fisica 2014. Isamu Akasaki, Hiroshi Amano e Shuji Nakamur, tre giapponesi, hanno avuto il merito di ideare un nuovo sistema a basso consumo energetico e di lunga durata

Il Nobel ai LED. Per molti sono già il futuro (ecologico) dell’illuminazione. E ora hanno ricevuto uno dei riconoscimenti più ambiti: il Nobel per la fisica 2014. Isamu Akasaki, Hiroshi Amano e Shuji Nakamur, tre giapponesi, hanno avuto il merito di ideare un nuovo sistema a basso consumo energetico e di lunga durata.

Con un duplice vantaggio: una minore richiesta di energia, a parità di illuminazione, e una ridotta produzione di rifiuti visto che le lampade a LED oggi durano fino a 100.000 ore rispetto alle 1.000 delle lampadine a incandescenza e alle 10.000 ore delle lampade fluorescenti.

Perché il Nobel? Secondo la Fondazione Nobel, il merito dei tre scienziati è stato quello di mettere alla portata di tutti la soluzione rivoluzionaria del 21° secolo, al pari della lampadina ad incandescenza nel 20°. Con un vantaggio su tutti: “La lampada LED rappresenta una grande promessa per migliorare la qualità della vita di oltre 1,5 miliardi di persone nel mondo che non hanno accesso alle reti elettriche: a causa dei requisiti di bassa potenza può essere alimentata da energia solare locale a buon mercato”.

Vero. Le soluzioni basate sui LED sono numerose. Ne sono un esempio le lampade solari a LED che la Ong Teri ha portato in India offrendo la luce a 500 milioni di famiglie che prima ne erano prive, senza produrre emissioni inquinanti. O ancora la WakaWaka Light, una lampada LED ad energia solare efficiente il doppio rispetto alle sue simili: con un solo giorno di esposizione al sole, essa è in grado di produrre da 16 a 64 ore di luce.

Il vero problema è il blu. Perché non averci pensato prima? Con le tecnologie sempre più innovative e con la velocità incalzante della ricerca, l’invenzione del LED sembra quasi banale. In realtà, i tre scienziati erano all’opera da circa 30 anni. L’invenzione dei Led blu va fatta risalire all’inizio degli anni ’90, quando Akasaki, Amano e Nakamura riuscirono per la prima volta a produrre un fascio di luce blu da materiali semiconduttori. Proprio così. Fino a quel momento, si riusciva a produrre solo il Led a luce rossa e quello a luce verde, colori che da soli non avrebbero potuto generare la luce bianca. Nel 1990, i tre ricercatori iniziarono a lavorare sui fasci luminosi di luce blu nei semiconduttori. Fino ad arrivare ai giorni nostri.

led2

Anche se alcuni studi ne hanno messo in dubbio il fatto di essere ecologiche, le lampade a LED hanno indubbiamente alcuni vantaggi, tra cui la luce bianca brillante, la lunga durata e il basso consumo energetico. Le lampade a LED sono sempre più efficienti, con flusso luminoso più elevato (misurato in lumen) per unità di potenza di ingresso (misurata in watt). Il record più recente è di poco più di 300 lm/W, che può essere paragonato a 16 per lampadine normali e a 70 per lampade fluorescenti.

Visto che circa un quarto del consumo mondiale di energia elettrica è utilizzato per l’illuminazione, i LED contribuiscono a salvare le risorse della Terra”. Parola di Nobel.

Francesca Mancuso

Foto: Nobel

LEGGI anche:

Fotovoltaico da Premio Nobel grazie al grafene

I 10 motivi per scegliere l’illuminazione a LED

Le lampadine a LED sono davvero così ecologiche come sembrano?

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook