Novembre è il mese ideale per la potatura invernale. Vediamo insieme quali piante, alberi e cespugli è il momento di sfoltire.
Indice
Molte piante da giardino traggono beneficio dalla potatura, ma è importante farlo nel momento giusto dell’anno, poiché ogni pianta va potata in una determinata stagione. La potatura invernale, ad esempio, si effettua a partire da novembre quando le piante sono dormienti.
Lo scopo della potatura invernale è incoraggiare il vigore in modo che alberi e piante siano produttivi, e gli arbusti non superino il loro spazio. Questo è il momento di potare le rose, rimodellare i cespugli e gli alberi da frutto; una volta che le foglie sono cadute, è facile vedere la struttura di una pianta e, di conseguenza procedere con la potatura. Mentre le piante sono dormienti, è anche un buon momento per effettuare potature di ristrutturazione, per farle rivivere in modo che possano diventare grandi. La potatura in inverno può anche aiutare a controllare o prevenire la diffusione di specifiche malattie.
Scopriamo quali sono le piante, gli alberi e i cespugli da sfoltire a novembre. (Leggi anche: Quali piante, alberi, erbe aromatiche o rampicanti bisogna potare a ottobre?)
Quali sono i benefici della potatura invernale
Potare in inverno significa approfittare della dormienza delle piante, riducendo lo stress che potrebbe essere causato da tagli in altri momenti dell’anno. Durante questo periodo, la struttura degli alberi e degli arbusti è più visibile, rendendo più facile individuare e rimuovere i rami danneggiati o in eccesso. Questa operazione favorisce anche un maggiore afflusso di luce e aria tra i rami, aiutando a prevenire malattie e a mantenere le piante sane.
Come scegliere cosa potare a novembre
In questo mese, è consigliabile potare arbusti come le rose e gli alberi da frutto come meli e peri, che trarranno beneficio da un rimodellamento e da una riduzione di rami secchi o malati. Anche le viti e i lamponi possono essere potati in questa fase, ma è importante rispettare le esigenze specifiche di ogni pianta per garantire una fioritura e una fruttificazione ottimali nella stagione successiva.
Cosa potare a novembre
Viti
Le viti sono piante legnose e decidue, che trasudano linfa o “sanguinano” quando vengono potate. Se gli steli tagliati sanguinano, possono indebolire la pianta, quindi è importante potarli a metà inverno, quando sono profondamente dormienti. Altre piante che sanguinano quando vengono potate includono acero, betulle e fichi.
In alcune zone d’Italia dove il clima è abbastanza rigido già a partire da novembre, le viti possono essere potate tranquillamente; mentre, in altre località al Sud è bene potare a dicembre o gennaio, tagliando a una “canna” principale, o braccio, che è attaccata verticalmente lungo i fili di supporto.
Lamponi
Le piante di lamponi sono da potare a partire dall’autunno inoltrato fino all’inverno. Per procedere taglia tutte le canne dei lamponi fino a 5 cm dal terreno ogni anno da novembre alla fine della stagione fredda. Questo procedimento incoraggia la crescita di nuovi steli freschi che daranno frutti il prossimo autunno.
Glicine
Il glicine va potato due volte l’anno, a novembre/dicembre e ancora in estate, per tenerlo a freno e favorire la fioritura. In inverno, pota tutti i germogli laterali a tre o quattro gemme. Quindi, dopo la fioritura estiva, riduci tutti i germogli a 30 cm. (Leggi anche: Glicine: la leggenda della fioritura (e il significato)
Cespugli di frutta
I cespugli di frutta, come mirtilli, ribes nero, uva spina e ribes rosso, dovrebbero essere potati a novembre. Come regola generale, occorre rimuovere ogni anno un po’ di rami vecchi, creando una forma a calice e lasciando rami giovani e sani, che produrranno grandi raccolti negli anni a venire.
Rose
I cespugli di rose vanno potati a partire da novembre per promuovere una crescita sana, germogli fioriti e abbondanti fioriture in estate. Molti tipi di rosa possono essere potati in inverno, tra cui floribunda, rose ad arbusto e rose rampicanti. Le rose rampicanti vanno potate a fine estate, ma possono essere rinnovate anche a partire da novembre; come regola generale occorre tagliare di più gli steli sottili e deboli, e quelli meno grossi e vigorosi. Cerca di lasciare piante alte da 15 cm a 45 cm, a seconda delle dimensioni originali della pianta e delle tue preferenze.
Meli e peri
Meli e peri vanno potati da novembre a metà marzo per favorire la fruttificazione. La potatura aiuterà a incoraggiare un buon raccolto incanalando l’energia nelle gemme rimanenti. Cerca di creare una forma a bicchiere di vino, con rami equidistanti che salgono dal tronco in un cerchio. Taglia i germogli alla base e rimuovi i rami morti, malati o incrociati. Non potare i frutti con nocciolo, come ciliegie o prugne, in questo periodo e per tutto l’inverno poiché rischiano di essere infettati dalla malattia fungina chiamata foglia d’argento; potali invece all’inizio o in piena estate. (Leggi anche: Malattie delle piante aromatiche: come riconoscere e debellare parassiti, funghi e muffe che colpiscono le tue erbe)
Alberi ornamentali
Da novembre a marzo vanno potati alcuni alberi ornamentali, come il carpino, l’acero campestre, l’acero giapponese e il platano, per citarne alcuni. Rimuovi i rami più piccoli dagli alberi ornamentali per creare uno stelo pulito e nudo alto almeno 90-120 cm, poi rimuovi i rami che impediscono l’accesso o bloccano la falciatura, e procedi diradando invece di tagliare l’intera chioma.
Attenzione ai tempi e alle tecniche di potatura
Ogni pianta richiede attenzione particolare durante la potatura invernale, e rispettare le giuste tempistiche può fare la differenza. Ad esempio, le viti e alcuni alberi ornamentali, come il glicine, necessitano di una potatura delicata a metà inverno, poiché un taglio troppo precoce può far “sanguinare” i rami. I cespugli di frutta, invece, beneficiano di un diradamento annuale, che garantisce più spazio ai rami giovani e produttivi. La potatura non solo preserva la salute della pianta ma aiuta anche a mantenere una forma equilibrata, incoraggiando una crescita armoniosa ed evitando un’eccessiva espansione.
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