Il negozio di fiori decorato con 800 vecchi annaffiatoi (FOTO e VIDEO)

Un fioraio francese ha reso il proprio negozio di fiori davvero caratteristico. Negli ultimi anni lo ha decorato con ben 800 annaffiatoi. Bruno Geyer è un fioraio appassionato che vive nella località di Rougemont Le Chateau.

Un fioraio francese ha reso il proprio negozio di fiori davvero caratteristico. Negli ultimi anni lo ha decorato con ben 800 annaffiatoi. Bruno Geyer è un fioraio appassionato di oggetti vintage che vive nella località di Rougemont Le Chateau.

Gli annaffiatoi sono appesi sulle pareti e sul tetto del negozio creando un effetto davvero insolito. Così il negozio sembra arrivare direttamente da un mondo fiabesco o da un libro illustrato per bambini.

Le installazioni di annaffiatoi proseguono giorno dopo giorno, dunque ci troviamo di fronte ad un’opera in divenire.

Tutto è iniziato 15 anni fa quando il fioraio ha ricevuto un annaffiatoio come regalo di Natale da parte della sorella. Gli annaffiatoi nel negozio sono diventati il simbolo dell’importanza dell’acqua per le piante.

Da quel momento in poi ha iniziato a decorare il negozio con diversi annaffiatoi e non si è più fermato. Spesso si tratta di vecchi annaffiatoi di recupero e di oggetti di seconda mano trovati al mercatino delle pulci e poi rimessi a nuovo.

Gli abitanti del paese hanno deciso di contribuire a decorare il negozio e hanno iniziato a regalargli i loro vecchi annaffiatoi per arricchire la collezione. Molti annaffiatoi si trovano all’esterno del negozio mentre altri fanno da decorazioni all’interno.

Per il fioraio è davvero importante disporre gli annaffiatoi in modo decorativo e si impegna molto per installarli nel punto migliore. Già a cinque anni il fioraio francese aveva iniziato a coltivare i suoi primi fiori, dei girasoli che il padre gli aveva regalato. Crescendo ha deciso di imparare tutti i segreti dei fiori ed è diventato un fioraio per rendere più felice e colorata la vita degli altri.

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Guardate il video per ‘entrare’ nel suo negozio di fiori.

Marta Albè

Fonte foto: Monjardin & MaMaison

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