Come costruire semenzai fai-da-te autoirriganti dalle bottiglie di plastica

Costruire un semenzaio fai-da-te è piuttosto semplice. Vi avevamo già presentato diverse idee in proposito. Ma c'è chi ha pensato di affinare la tecnica e di rendere il proprio progetto disponibile a tutti. Si tratta del metodo delle bottiglie semenzaio, ideato da Domenico Vitello e Rosella Federigi del GASeS di Pisa (Gruppi di Autoproduzione Solidale e di Scambio).

Costruire un semenzaio fai-da-te è piuttosto semplice. Vi avevamo già presentato diverse idee in proposito. Ma c’è chi ha pensato di affinare la tecnica e di rendere il proprio progetto disponibile a tutti. Si tratta del metodo delle bottiglie semenzaio, ideato da Domenico Vitiello e Rosella Federigi del GASeS di Pisa (Gruppi di Autoproduzione Solidale e di Scambio).

Domenico si è laureato in Scienze Agrarie, ma ha rinunciato quasi subito ad esercitare la professione, per dedicarsi a tempo pieno dal 1991 all’autoproduzione orto-frutticola per l’autoconsumo, seguendo l’agricoltura bio-naturale.

La Guida pratica Bioscambio n°1 era stata pubblicata nel 2012. Per il 2014 ecco la seconda Guida, una nuova versione migliorata per la costruzione e l’utilizzo delle bottiglie semenzaio, un metodo efficace e sempre molto semplice da realizzare, nato dopo due anni di sperimentazione.

La Guida pratica Bioscambio n°2 è stata pubblicata in anticopyright (all rights renounced) e rilasciata in PDA, Pubblico Dominio Antiscadenza, per cui è liberamente distribuibile senza dover richiedere alcuna autorizzazione. L’idea consente di riutilizzare in modo intelligente le bottiglie di plastica vuote.

Ecco le caratteristiche principali del nuovo metodo:

1) Sono stati eliminati i bicchieri di plastica usa-e-getta. Al loro posto vengono utilizzati soltanto e direttamente i vuoti delle bottiglie. Dalla metà inferiore si ricava il serbatoio in cui mettere l’acqua, mentre dalla parte superiore si ottiene il recipiente che conterrà il terriccio per la semina.

bioscambio 1

2) Riduzione della quantità d’acqua necessaria per l’irrigazione. La quantità d’acqua contenuta nel serbatoio è pari ad 1/4 rispetto al metodo precedente. Per ripristinarla basta sollevare la metà superiore della bottiglia che contiene il terriccio e versare l’acqua fino a 2/3 del serbatoio.

3) I bicchieri di plastica sono stati eliminati anche per il ripicchiettamento delle piantine, per cui vengono utilizzati altri contenitori. È previsto un sistema di settorizzazione del terriccio in 4 alveoli, tramite semplici fogli di carta ripiegati.

bioscambio 3

4) Per le bottiglie-semenzaio sono state create delle apposite coperture che servono a proteggere le piantine appena spuntate dal seme dall’arrivo degli insetti. Da ogni vuoto di bottiglia si ricavano due coperture con buchi per l’aerazione.

bioscambio 5

5) È possibile collegare le bottiglie tra loro e ripristinare l’acqua secondo il principio dei vasi comunicanti. Il sistema è utile soprattutto per chi deve realizzare molte piantine per il trapianto. Per bucherellare le bottiglie si utilizza un chiodo caldo.

Guarda il video tutorial con tutte le istruzioni per ottenere un semenzaio da una bottiglia di plastica.

Consulta qui la Guida di Bioscambio per costruire un semenzaio fai-da-te da una bottiglia di plastica.

Marta Albè

Fonte foto: bioscambio.it

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