Tree Trolley: il giardino pubblico mobile che si parcheggia come un’auto

Come riuscire a creare nuovi spazi verdi pubblici in una metropoli affollata e cementificata come Milano? Raramente lungo le strade del capoluogo lombardo, al di fuori dei parchi pubblici e di piccoli parchi cittadini, è possibile individuare delle panchine, magari poste proprio al di sotto dell’ombra proiettata dagli alberi, sulle quali sostare comodamente per una pausa lungo il proprio percorso a piedi, sia esso quotidiano o occasionale. Il product designer Matteo Civic sembra aver ideato un’interessante soluzione in proposito.

Come riuscire a creare nuovi spazi verdi pubblici in una metropoli affollata e cementificata come Milano? Raramente lungo le strade del capoluogo lombardo, al di fuori dei parchi pubblici e di piccoli parchi cittadini, è possibile individuare delle panchine, magari poste proprio al di sotto dell’ombra proiettata dagli alberi, sulle quali sostare comodamente per una pausa lungo il proprio percorso a piedi, sia esso quotidiano o occasionale. Il product designer Matteo Cibic sembra aver ideato un’interessante soluzione in proposito.

Per il proprio progetto Tree Trolley, che vive a Milano dal 2000, è partito proprio dal presupposto di come in città sia veramente raro poter trovare delle panchine su cui sedersi comodamente per una sosta, ad esempio per consumare il proprio pranzo o per leggere il giornale. Egli si è reso conto di come a Milano appaia praticamente impossibile creare nuovi spazi verdi all’interno di aree già esistenti e ampiamente urbanizzate. La soluzione proposta dal product designer consiste nella realizzazione di veri e propri parchi mobili, dotati di alberi, cespugli e panchine munite di ruote che ne permetterebbero lo spostamento.

Oltre a rappresentare un innegabile comodità di per sé, simili strutture potrebbero inoltre contribuire a ridurre il livello di inquinamento provocato dall’elettrosmog in città. Ognuna di esse potrebbe infatti essere dotata di un “hot spot wireless” per il collegamento alla rete internet, con accesso aperto a tutti, in modo da poter diminuire la presenza delle centinaia di stazioni wireless casalinghe possedute dai cittadini. E non solo.

Esse potrebbero essere dotate di dispositivi luminosi per migliorare la visibilità notturna di strade e di marciapiedi oltre che di pulsanti di emergenza da premere in caso di necessità, al fine di migliorare la sicurezza pubblica. Potrebbero essere oltretutto muniti di caricatori USB che permettano a chi lavora utilizzando il computer di poter svolgere la propria attività all’aria aperta.

L’idea di fondo proposta da tale progetto risiede nella volontà di poter garantire ai cittadini una Milano più verde, in cui possa essere presente un maggior numero di alberi e di punti di relax dedicati agli abitanti e non solo. Si tratterebbe dunque di un’opportunità per riavvicinare i cittadini alla natura e di rendere il capoluogo lombardo maggiormente vivibile, grazie a piccoli giardini pubblici mobili che potrebbero facilmente trovare posto, ad esempio, all’interno delle aree di parcheggio meno utilizzate.

Marta Albè

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