Inquinamento domestico: colle di legno a base di zeoliti per assorbire le sostanze chimiche

Novamont S.p.A., leader mondiale nel campo delle bioplastiche e dei materiali compostabili, rafforza la propria presenza in Nord America dando vita ad una nuova società, Novamont North America, Inc. con sede a Danbury, nel Connecticut.

Lo abbiamo visto diverse volte. Sono tanti gli oggetti in casa che contengono sostanze tossiche che vengono assunte dal corpo umano senza neanche accorgersene. In particolare è stato stimato che quasi l’85% di tutti gli adesivi o colle utilizzate nei materiali in legno, soprattutto compensato, hanno a loro interno quantità variabili di formaldeide, sostanza dichiarata cancerogena dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità.

Una soluzione naturale per depurare l’aria di casa arriva, come abbiamo visto, dalle piante d’appartamento che aiutano a neutralizzare le particelle tossiche nell’aria, ma da oggi esisterebbe un aiuto in più contro l’inquinamento domestico .per ridurre le emissioni di formaldeide da truciolare Alcuni ricercatori tedeschi, infatti, hanno scoperto che aggiungendo alcuni speciali minerali alle colle o adesivi per il legno diventa possibile arginare la fuoriuscita delle sostanze tossiche, contribuendo a depurare l’aria.

La ricerca, condotta presso Fraunhofer’s Institute for Wood Research and Institute for Silicate Research ha messo in evidenza come le zeoliti modificate, minerali con una intelaiatura strutturale a base di alluminiosilicato, sono state in grado di agire combinati nelle colle, come una sorta di “setaccio molecolare”. Questo grazie alla loro struttura porosa che, inserita e combinata con i vari adesivi, bloccherebbe le molecole di formaldeide rendendole impossibilitate a fuorisciure.

I migliori risultati si sono ottenuti in particolare dallo zeolite sintetico Y, dopo che questo è stato modificato e migliorato con gruppi amminici. I test effettuati dai ricercatori, infatti, hanno mostrato come aggiungendo la polvere di zeolite in una quantità del 5% del peso delle particelle campione di legno utilizzate – nella fattispecie si trattava di legno tondo di abete rosso – le emissioni di formaldeide da parte del campione utilizzato è sceso del 40%. Un risultato confermato anche a distanza di un mese.

In altre parole, come ha spiegato il dottor Fraunhofer Jan Gunschera, attraverso questa tecnologia “non solo si ridurrebbe l’inquinamento degli spazi chiuso, ma il miglioramente dell’aria diventerebbe anche misurabile

Tanto più che le proprietà del legno non sembrerebbero affatto risentire dell’aggiunta di zeoliti. I ricercatori ritengono possibile che le zeoliti modificate – incorporate in mobili o rivestimenti per soffitti – potrebbero ridurre in futuro non solo la formaildeide, manche altre aldeidi presenti nell’aria di casa. Per questo attualmente sono alla ricerca di partners nel settore della produzione di legno.

Simona Falasca

Per maggiori informazioni clicca qui

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook