Redazione GreenMe Ha qualcosa di romantico Aura, la pianta che cambia colore al solo tocco delle sue foglie. Una nuova prodezza della tecnologia? Può darsi, ma è il caso di dire che quando tecnologia e natura si incontrano accade l'inverosimile.
Ha qualcosa di romantico Aura, la pianta che cambia colore al solo tocco delle sue foglie. Una nuova prodezza della tecnologia? Può darsi, ma è il caso di dire che quando tecnologia e natura si incontrano accade l’inverosimile.
È quello che deve aver pensato lo stesso artefice dell’esperimento, Viktor Alexander Kolbing, designer tedesco, che ha creato, appunto, Aura, una pianta che cambia colore quando le sue foglie e i suoi petali captano la luce. In realtà, un trucco c’è e consiste in un sensore nascosto che modifica la luce al LED quando le radici, le foglie o lo stesso fiore della pianta vengono sfiorati. A completare l’opera, un piccolo dispositivo senza alcuna connessione elettrica collegato alla pianta che crea un effetto quasi fatato alla composizione.
L’idea di Kolbing è nata grazie alla sua stessa tesi di laurea dal titolo “I tre oggetti luminosi interattivi“, discussa presso la HFG Schwabish Gmund, in Germania. Nella sua tesi, Kolbing spiegava proprio come il sistema Aura usasse le piante come interfaccia e fosse congegnato anche per dispositivi resistenti al contatto con l’acqua. Alla base del sistema, un semplice programma di controllo che ospita e interagisce con le luci al LED.
“Il sistema Aura è stato uno dei temi affrontati nella mia tesi“, spiega Viktor Alexander Kolbing. “Il mio obiettivo era la ricerca, l’analisi e lo sviluppo di un nuovo modo di interagire tra nuovi prodotti e l’uomo. Ogni oggetto ha un proprio utilizzo. Il solo legame tra i tre oggetti è come io stesso rendo l’esperienza luminosa più poetica rispetto a quel che è stato fatto finora con le lampade di tutto il mondo“.
La straordinaria e accattivante invenzione, infatti, incoraggia chi possiede tale “lampada vivente” a interagire con la natura e a produrre nuovi colori e incantate atmosfere per allietare l’aspetto degli ambienti in cui viviamo.
Che la nostra nuova lampada sul comodino possa essere proprio una pianta?
Federica Vitale
