Muore accidentalmente durante una battuta di caccia, cacciatore ucciso da uno sparo partito dal suo stesso fucile

Sciagura a Ostuni dove un cacciatore è deceduto durante una battuta di caccia per un colpo fatale partito accidentalmente dalla sua arma. Per lui non vi sarebbe stato nulla da fare, l'uomo sarebbe morto poco dopo il terribile incidente

Tragedia nelle campagne di Ostuni, Puglia, dove nella mattinata del 25 dicembre un cacciatore di 57 anni di San Michele Salentino è morto alla fine di una battuta di caccia con alcuni amici.

Non è chiaro se l’uomo sia inciampato con il fucile tra le mani mentre lo riponeva nella sua vettura, ma stando a quanto diffuso da fonti locali un colpo sarebbe partito accidentalmente dall’arma in suo possesso, ferendolo a morte.

A nulla sarebbe servita la corsa in ospedale, il cacciatore sarebbe deceduto poco dopo il terribile incidente. Sul posto sarebbero arrivate le Forze dell’Ordine e i familiari della vittima. Attualmente sarebbero in corso delle indagini su quanto accaduto. Tutti i fucili sarebbe stati successivamente sequestrati.

Ogni anno, con l’inizio della stagione venatoria, gli incidenti di caccia non fanno che ripetersi. A febbraio 2022 un 33enne ha perso la vita perché sparato da un compagno di battuta. A inizio autunno un bambino è stato quasi raggiunto da un proiettile mentre si trovava con la sua famiglia nei pressi di una pista ciclabile vicino Trento.

Queste sono solo alcuni dei drammi a cui siamo costretti ad assistere in nome di una attività vergognosa ed estremamente pericolosa che semina morte ovunque. Non dimentichiamoci poi degli animali. Secondo le stime della LAV solamente nelle Regioni Veneto, Lombardia, Sicilia e Toscana sono oltre 400 milioni gli animali uccisi dai cacciatori ogni anno, più di 4 milioni per ogni giornata venatoria.

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