In Italia c’è una scuola che ha appena riconosciuto il congedo mestruale alle studentesse

Siamo a Ravenna e qui, in un Liceo artistico, si concederanno fino a due giorni al mese di assenze giustificate alle studentesse che soffrano di dismenorrea. Basterà presentare un certificato medico a inizio anno scolastico

Al Liceo artistico Nervi Severini di Ravenna capita anche questo: per la prima volta in Italia si concede il “congedo mestruale” a coloro che soffrono di crampi e mestruazioni dolorose e invalidanti. Non un ufficio, non un Ente, ma una scuola superiore. Da loro c’è tutto da imparare.

Secondo una delibera dell’istituto, il congedo mestruale potrà essere richiesto all’inizio dell’anno scolastico e si potrà usufruire di due giorni al mese di assenza giustificata.

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In pratica, alle studentesse che soffrono di dismenorrea sarà data la possibilità di non frequentare le lezioni per un massimo di due giorni nel mese senza che le assenze rientrino nel computo di quelle che devono essere considerate per la validità dell’anno scolastico (per potere essere ammessi agli scrutini gli studenti devono frequentare almeno i tre quarti dell’orario annuale).

Si tratta probabilmente – come spiegato dal preside Gianluca Dradi all’Ansa – della prima iniziativa di questo tipo in Italia, almeno per quanto riguarda le scuole.

E pare che effettivamente sia così: il preside avrebbe accolto una richiesta nata dalla componente studentesca del Consiglio di Istituto, proponendo questa deroga sulle giornate di assenza riprendendo l’istituto del congedo mestruale, già utilizzato ad esempio in Spagna.

Ma Dradi e la sua scuola non sono nuovi a questo tipo di scelte: mesi fa alla Nervi Severini è stata adottata – ma non senza critiche – la cosiddetta “carriera alias” che riconosce i diritti degli adolescenti transgender e non binari ad esser nominati tra le pareti scolastiche con il nome d’elezione (cioè il nome che lo studente ha scelto per sé e dal quale si sente rappresentato).

La promozione delle competenze di cittadinanza, che costituisce uno degli obiettivi formativi delle scuole, passa anche attraverso il recepimento delle legittime istanze degli studenti messi nelle condizioni di appurare come i problemi possano essere gestiti attraverso un processo democratico che si realizza all’interno degli organi collegiali, conclude Dradi.

E voi siete d’accordo con la politica intrapresa da questa scuola?

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