Questo popolare colorante utilizzato in molti cibi potrebbe essere la causa dei tuoi problemi all’intestino, l’allarme degli scienziati

Se soffrite di intestino irritabile o morbo di Chron evitate assolutamente tutti i prodotti dove è presente questo colorante alimentare indicato in etichetta con la sigla E129

Il consumo a lungo termine di un colorante alimentare noto come Allura Red potrebbe essere un potenziale fattore scatenante di malattie infiammatorie intestinali (IBD), come morbo di Crohn e colite ulcerosa.

I ricercatori, che hanno condotto lo studio, hanno scoperto che l’esposizione continua ad Allura Red AC danneggia la salute dell’intestino e promuove l’infiammazione.

Come? Secondo i ricercatori il colorante interrompe direttamente la funzione di barriera intestinale e aumenta la produzione di serotonina, un ormone/neurotrasmettitore presente nell’intestino, che successivamente altera la composizione del microbiota intestinale portando a una maggiore suscettibilità alla colite e alla cosiddetta Sindrome del colon irritabile.

I ricercatori hanno affermato, inoltre, che Allura Red è un ingrediente solitamente viene utilizzato per aggiungere colore e consistenza ai prodotti alimentari, spesso per attirare i bambini. È presente soprattutto in:

  • caramelle,
  • bibite,
  • latticini
  • alcuni cereali

L’uso di coloranti alimentari sintetici, come appunto l’Allura Red, è aumentato in modo significativo negli ultimi decenni, ma vi sono pochi studi sugli effetti che questo tipo di colorante ha sulla salute dell’intestino.

Questo studio dimostra i significativi effetti dannosi di Allura Red sulla salute dell’intestino e identifica la serotonina intestinale come un fattore critico che media questi effetti. Questi risultati hanno importanti implicazioni nella prevenzione e nella gestione dell’infiammazione intestinale. Quello che abbiamo scoperto è sorprendente e allarmante, poiché questo comune colorante alimentare sintetico è un possibile innesco dietetico per i problemi all’intestino.

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La letteratura suggerisce, inoltre, che il consumo di Allura Red influisce anche su alcune allergie, disturbi immunitari e problemi comportamentali nei bambini, come il disturbo da deficit di attenzione e iperattività.

Gli studiosi hanno affermato che la sindrome del colon irritabile e in generale questi problemi intestinali sono gravi condizioni infiammatorie croniche, che colpiscono milioni di persone in tutto il mondo. Sebbene le loro cause esatte non siano ancora del tutto comprese, vari studi hanno dimostrato che risposte immunitarie disregolate, fattori genetici, squilibri del microbiota intestinale e fattori ambientali possono scatenare queste condizioni.

In più, tra i fattori scatenanti troviamo la tipica dieta occidentale, che include grassi trasformati, carni rosse e processate, zucchero, additivi, coloranti, e mancanza di fibre.

Quindi, questo studio suggerisce un legame tra il colorante alimentare Allura Red, comunemente usato, e le malattie intestinali.

Questo colorante è permesso in Europa?  E in che dosi?

Per quanto riguarda la regolamentazione dell’Allura Red, come affermato da EFSA, l’Unione Europea approva il suo utilizzo, anche se le leggi locali dei paesi dell’UE che vietano i coloranti alimentari vengono mantenute ugualmente. Negli Stati Uniti, ad esempio, l’Allura Red AC è approvato dalla FDA sia nei cosmetici sia nei farmaci e alimenti.

Viene utilizzato in alcuni inchiostri per tatuaggi ed è impiegato anche in molti prodotti, come zucchero filato, bibite, prodotti al gusto di ciliegia, farmaci per bambini e latticini.

Per quanto riguarda il dosaggio, nel 2015 l’EFSA ha riscontrato che le stime di esposizione non superavano la dose giornaliera di 7 mg/kg, e questo parametro da allora non è stato mai modificato.

In passato, invece, l’Allura Red era vietato in Danimarca, Belgio, Francia e Svizzera; anche in Svezia non poteva essere utilizzato fino a quando il paese non è entrato a far parte dell’Unione Europea nel 1994.

In Norvegia e Islanda, invece, è stato vietato tra 1978 e 2001, periodo in cui i coloranti erano usati legalmente solo nelle bevande alcoliche e in alcuni prodotti ittici.

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Fonte: Nature Communications

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