Viaggio nell’orrore di un allevamento lager di Beagle destinati alla sperimentazione, indagine shock sotto copertura

Tutti gli orrori che si nascondono in un allevamento di animali, Beagle in questo caso, in Virginia destinati ai tavoli dei laboratori tra cuccioli morti da giorni, cibo in decomposizione e molti altre sconcertanti violazioni

Quando immaginiamo cosa possano lontanamente provare i Beagle e gli altri animali destinati alla sperimentazione nei laboratori dei centri di ricerca di tutto il mondo, difficilmente pensiamo al modo in cui questi vengano allevati nelle fabbriche della morte.

Sono lager in cui i cani sono confinati in capannoni austeri, ammassati in box senza cucce, ma questo è solamente una minima parte delle atrocità che ogni giorno i cani devono conoscere. Un’indagine sotto copertura effettuata dalla PETA a partire dall’estate del 2021 negli allevamenti di Beagle a Cumberland, in Virginia, ha fatto emergere dettagli sconcertanti.

Più di 70 violazioni dell’Animal Welfare Act (AWA) sono state riscontrate dal U.S. Department of Agriculture (USDA), confermando i raccapriccianti dati raccolti e documentati nel corso delle indagini della PETA.

Le più gravi riguardano il personale non qualificato, né medici veterinari né tecnici veterinari, che eseguivano le autopsie e tagliavano e ricucivano i cani ancora in vita, soffocando le loro urla di dolore. Moltissimi Beagle venivano poi soppressi senza nemmeno essere anestetizzati, ancora semi-coscienti veniva iniettata loro l’eutanasia e gettati via in sacchi di plastica come un qualunque altro rifiuto.

Anche i cuccioli morti perché schiacciati nelle gabbie sovraffollate sono stati numerosissimi. Più di 350 il totale dei cuccioli di Beagle deceduti nei peggiori modi. Alcuni corpi con ferite e lesioni sono stati rimossi dopo giorni.

Ma c’è anche dell’altro, molto altro. Gli investigatori della PETA hanno raccontato di ciotole piene di cibo ammuffito e in decomposizione, con larve ovunque. Di madri Beagle che hanno partorito sul pavimento e non sono state nutrite durante l’allattamento.

E ancora di centinaia di cani fradici perché inzuppati dall’acqua gettata nei box durante le operazioni di pulizia. Queste sono le terrificanti condizioni in cui vengono allevati i Beagle destinati alla sperimentazione. Così era anche nell’allevamento Green Hill di Montichiari, la fabbrica di Beagle chiusa dopo una lunghissima vicenda giudiziaria.

La gigantesca struttura in Virginia era allora di proprietà di Envigo, società che fornisce cavie da laboratorio, e che a giugno aveva reso noto di chiudere quel centro. Lo scorso agosto circa 4000 Beagle sono stati portati via dall’allevamento lager e passo dopo passo stanno iniziando una nuova vita. (Leggi anche: Vittoria! Salvati 4000 Beagle destinati alla vivisezione in Virginia, ora cercano casa)

Non potremo purtroppo dire lo stesso per tutti gli altri Beagle destinati ai laboratori fin quando la sperimentazione animale e le sue mostruosità rimarranno ancora legali.

ATTENZIONE IMMAGINI FORTI

cucciolo Beagle sperimentazione

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Fonte: PETA

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