Al via una comunità energetica rinnovabile a due passi da Bologna (e conviene anche alle grandi imprese)

Nasce a Calderara di Reno ed è la prima comunità energetica rinnovabile supportata da Enel X, nell’ambito del progetto ’Comune Calderara Circular Community’ che realizzerà tre impianti fotovoltaici da 75kW (a cui si aggiunge un impianto fotovoltaico già esistente) e di una piattaforma tecnologica per la gestione della comunità stessa

Le grandi imprese si muovono verso le comunità energetiche rinnovabili (CER)? A Calderara di Reno, nel Bolognese, è nata la prima CER supportata da Enel X nell’ambito del progetto ’Comune Calderara Circular Community’: saranno realizzati e impianti fotovoltaici da 75kW a cui si unisce un altro già esistente e una piattaforma tecnologica per la gestione della comunità stessa. Eppur si muove…

Come spiega il GSE, una CER è un’associazione di clienti finali, consumatori di energia elettrica, che possono oggi associarsi per produrre localmente, tramite fonti rinnovabili, l’energia elettrica necessaria al proprio fabbisogno, “condividendola”.

Ormai individuata come una via eccellente per uscire dalla crisi energetica e ambientale, la soluzione (come spesso accade in Italia) è ostacolata da burocrazia lenta e procedure ingessate. Lo scorso 12 dicembre si è però chiusa la consultazione pubblica per i tanto attesi decreti attuativi per lo sblocco degli incentivi promessi, che dovrebbero quindi essere pubblicati nel 2023.

Leggi anche: Comunità energetiche: al via la consultazione pubblica per i tanto attesi decreti attuativi

Nel frattempo sembra che anche le grandi imprese dell’energia si muovano: la prima CER supportata da Enel X è ufficialmente nata e vedrà la realizzazione di tre impianti fotovoltaici a cui si unirà quello già esistente del Nido Mimosa, insieme a una piattaforma tecnologica per la gestione complessiva.

Gli impianti saranno installati  nell’area nuova del Comune di Calderara di Reno, sulla scuola dell’Infanzia di Lippo e sulla Scuola Primaria Longara, e produrranno energia pulita per circa 100.000 kWh con una riduzione prevista di oltre 50 tonnellate di emissioni di CO2 all’anno (come se si piantassero 2.500 alberi).

Grazie alla proficua collaborazione con Enel X avviata negli ultimi anni – commenta il sindaco Giampiero Falzone all’Ansa – riusciamo a dare forma a questo progetto cui tenevamo tanto: non solo per aiutare i cittadini davanti all’attuale emergenza energetica del caro-bollette, ma anche per l’ulteriore sviluppo green di Calderara

In questo modo, di fatto, l’Amministrazione comunale potrà condividere i propri consumi d’energia, ottenendo incentivi statali che potranno essere distribuiti a tutti gli iscritti, oltre a ridurre davvero le proprie emissioni di gas serra a vantaggio di tutto il territorio.

Che possa questo essere un modello per molte altre amministrazioni (ma attendiamo i fatti).

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Fonte: Ansa

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