Chi ha già presentato la domanda nel 2022 non dovrà presentarla di nuovo, ma eventuali variazioni vanno comunicate. Ecco in quali casi
![assegno unico 2023](https://www.greenme.it/wp-content/uploads/2022/12/inps.jpg)
©123rf/cristianmay
Hai già ricevuto l’Assegno Unico nel 2022? In questo caso continuerai a riceverlo automaticamente anche nel 2023.
Lo ha spiegato l’Inps in una nota, dichiarando che tutti coloro che hanno presentato – una domanda di Assegno Unico e Universale (AUU) per i figli a carico, accolta e in corso di validità – nel periodo gennaio 2022/febbraio 2023 , – beneficeranno dell’erogazione d’ufficio della prestazione da parte dell’INPS, senza l’onere di presentare una nuova domanda.- I dati saranno automaticamente prelevati dagli archivi dell’Istituto, che liquiderà il beneficio in continuità.
Per quanto riguarda l’ISEE, i beneficiari sono tenuti a rinnovarlo per consentire la quantificazione dell’Assegno Unico, presentando una nuova DSU per il 2023. Tuttavia, se la DSU non dovesse essere presentata, l’importo dell’Assegno Unico – sarà calcolato a partire da marzo 2023 con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa.-
Altra cosa cui prestare attenzione sono eventuali variazioni dei dati comunicati al momento della precedente domanda.
L’Inps, nella Circolare n° 132 del 15-12-2022, elenca a titolo esemplificativo alcune delle situazioni che possono dare luogo a modifiche e che devi quindi comunicare anche se hai già ricevuto l’assegno nel 2022:
- la nascita di figli;
- la variazione o inserimento della condizione di disabilità del figlio;
- le variazioni della dichiarazione relativa alla frequenza scolastica/corso di formazione per il figlio maggiorenne (18-21 anni);
- le modifiche attinenti all’eventuale separazione/coniugio dei genitori;
- i criteri di ripartizione dell’Assegno tra i due genitori sulla base di apposito provvedimento del giudice o dell’accordo tra i genitori;
- variazione delle condizioni che occorrono per la spettanza delle maggiorazioni previste dagli articoli 4 e 5 del decreto legislativo n. 230/2021;
- variazioni delle modalità di pagamento prescelte dal richiedente e/o dall’eventuale altro genitore.
A dover presentare domanda sono invece le persone che non hanno mai fruito dell’Assegno Unico e chi, prima del 28 febbraio 2023, ha trasmesso – una istanza che non è stata accolta o non è più attiva-. Come si presenta la domanda? Tramite servizio online, Contact center, Istituti di patronato oppure app INPS Mobile.
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