I ricercatori dell'università di Copenaghen hanno sequenziato frammenti di DNA, estratti in Groenlandia e risalenti a 2 milioni di anni fa, scoprendo che l'isola aveva un aspetto del tutto diverso
Com’era il mondo 2 milioni di anni fa? Molto diverso da quello che conosciamo oggi, come ha dimostrato il sequenziamento più antico del DNA mai fatto che ha restituito un’immagine inedita dell’Artico e della Groenlandia, molto più caldi e popolati da flora e fauna che ha sorpreso anche gli scienziati
La Groenlandia è un’isola collocata nell’estremo nord dell’Oceano Atlantico, la più vasta del pianeta ma allo stesso tempo quella meno popolata per via delle temperature rigidissime. Ad oggi la punta nord-orientale della Groenlandia si presenta come un territorio arido e solitario dove vivono poche specie animale tra cui lepri e buoi.
Tuttavia sembrerebbe che quest’isola avesse un aspetto ben diverso circa 2 milioni di anni fa: infatti il sequenziamento dei frammenti di DNA ritrovati e risalenti a quell’epoca hanno fornito l’immagine di un’isola caratterizzata da un ecosistema boscoso e ricco, abitata da renne e mastodonti.
Lo studio, pubblicato il 7 dicembre sulla rivista Nature, è stato promosso dai ricercatori dell’Università di Copenaghen e ha coinvolto anche numerose collaborazioni. I ricercatori, guidati da Eskr Willerslev (paleogenetista dell’Università di Copenaghen) hanno riportato alla luce sequenze geniche di DNA risalenti a 2 milioni di anni fa, recuperate dal suolo ghiacciato della Groenlandia che hanno rivelato una Regione profondamente diversa da quella di oggi, più calda e popolata da animali molto simili ad elefanti e specie animali e vegetali inaspettate.
Già nel 2006 infatti erano stati raccolti sedimenti dalla formazione Kop Konenhavn (formazione geologica della Groenlandia, formata da circa 100 metri di fango e sabbia congelati e risalente a 2 milioni di anni fa).
Il sedimento è stato poi testato ed analizzato man mano che le tecniche di estrazione e sequenziamento del DNA andavano a migliorare; fino ad un paio di anni fa quando è stato ottenuto il primo successo.
Gli stessi ricercatori sono rimasti a bocca aperta quando hanno scoperto che i frammenti di DNA sequenziati hanno scattato una vera e propria fotografia della Groenlandia di 2 milioni di anni fa: un’ isola ben diversa da come la conosciamo oggi.
Un ambiente molto più caldo, ricco di pioppi, abeti rossi e tassi, che ad oggi ritroviamo invece a latitudini molto più basse.
E ancora, arbusti e betulle che tutt’ora crescono in Groenlandia.
La fauna era invece caratterizzata dalla presenza di renne e mastodonti, antenati degli elefanti.
Si tratta per cui di una scoperta rivoluzionaria che però non si ferma qui. Secondo il paleogenetista Willerslev infatti il lavoro del team di ricerca potrebbe aiutare a capire come i futuri ecosistemi risponderanno ai cambiamenti climatici e aiutare a prevedere il bilancio ambientale a lungo termine del riscaldamento globale dei nostri tempi.
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Fonte: Nature
Ti potrebbero interessare anche:
- Gli scienziati scoprono un ecosistema di due milioni di anni grazie al DNA più antico mai identificato
- Le mutazioni del DNA non si verificano casualmente: la scoperta che potrebbe trasformare la nostra visione sull’evoluzione
- DNA, traguardo storico: completata dopo quasi 20 anni l’intera mappa del genoma umano